martedì , 16 Aprile 2024

Saline. PD, per Montesilvano ‘un’altra occasione mancata’

“Mentre la Regione Abruzzo – scrive Di Costanzo – con una delibera di giunta fissa le linee guida programmatiche sui contratti di fiume e istituisce uno specifico ufficio regionale di riferimento oltre che un Osservatorio ad hoc, il Sindaco Maragno, ritornato in sella ‘per il bene della città‘ dopo circa cento giorni di amministrazione (e 20 di riflessione!), continua ad anteporre un silenzio imbarazzante per il rilancio di Montesilvano”.
“Un buon amministratore – continua – è tale quando, pur nelle difficoltà, è in grado di trovare risorse per far fronte alle criticità della sua città. Di fronte ad un buco di bilancio che non ritengo possa essere frutto della gestione finanziaria di appena un anno e mezzo della giunta di centro-sinistra, ma che evidentemente trova le sue ragioni in un passato più remoto, è necessario, per dare soluzioni ai tanti problemi – tra cui il rischio esondazioni fluviali e la crisi del settore turistico – che vengono annunciati ma mai affrontati concretamente, trovare anche le giuste risorse”.

Eppure – secondo la segretaria cittadina – rispetto ai due elementi fondanti su cui incentrare la sicurezza dei luoghi dalle calamità ambientali e la vocazione turistico-balneare della città, ossia la bonifica, riqualificazione e manutenzione fluviale del Saline e l’impianto di depurazione, poco o nulla si sa di quanto messo in cantiere.

“E’ evidente – aggiunge – che non si può incentrare la vocazione turistica di una città su un territorio fortemente compromesso dal punto di vista ambientale. Ricordo che fu proprio il Partito Democratico più di un anno fa ad anticipare all’amministrazione Di Mattia l’opportunità del Contratto di Fiume quale approccio metodologico partecipato particolarmente indicato per la riqualificazione di bacini altamente compromessi, cui fece seguito un primo tavolo tematico tra le amministrazioni coinvolte, quale valutazione delle opportunità ambientali ed economiche. E, nonostante il disarcionamento del nostro sindaco, di cui Maragno è stato uno dei protagonisti, il PD ha continuato a dare concretezza al percorso, attivando in rete con le segreterie locali dell’area vestina, una prima cabina di regia tra gli enti, amministrazioni locali e principali portatori di interesse, definendo un protocollo d’intesa finalizzato all’implementazione del Contratto di fiume per il bacino del Fino-Tavo-Saline”.

“Proprio agli inizi di aprile – ricorda Di Costanzo -, ci fu anche un convegno tematico con il coinvolgimento trasversale di tutti gli amministratori, enti che già hanno avviato questa buona pratica, tecnici ed esperti della materia oltre che del Commissario della discarica, del Comando di Polizia Provinciale, delle Guardie Ecologiche, dei comitati e delle associazioni di categoria. Ciò dimostra che quando c’è una visione per la città un percorso può essere continuato anche nelle difficoltà per migliorare la qualità di vita della collettività e questo è il ruolo primario di un Partito che anziché definire solo le criticità, avanza approcci metodologici costruttivi e soluzioni.
Dunque anziché concorrere alla precoce caduta di una giovane amministrazione e subito dopo, a fronte di oggettive difficoltà amministrative, in funzione di una continuità del governo locale, che scongiuri un secondo commissariamento, raccogliere pezzi di appoggio ‘responsabile’ della minoranza, sarebbe stato più opportuno dare concretezza a valide progettualità Ricordo che tra le priorità amministrative anche il Sindaco Maragno ha contemplato il Saline, limitandosi però a portare ‘telefonicamente‘ in città il Ministro Galletti per affrontare le problematiche ambientali del nostro fiume. Ben poca cosa se aggiungiamo che per il sito di interesse regionale ha fatto seguire un interessante quanto inconcludente convegno di due rinomati luminari portatori di una particolare tecnica di disinquinamento. Un approccio che non può che intendersi quale segnale di inesperienza e inadeguatezza amministrativa, in quanto le metodologie tecniche sono propedeutiche ad un’azione di riqualificazione e bonifica, (a fronte di un bando sono le diverse ditte partecipanti a profilare le tecniche di disinquinamento che saranno poste al vaglio di un comitato scientifico a seguito di un’opportuna valutazione costi benefici dell’intervento)”.

“Anche per il depuratore – conclude l’esponente cittadino PD – non sappiamo se sia stato sollecitato un tavolo tecnico con ACA e Consorzio di Bonifica, se il Comune abbia delle proprie progettualità di riqualificazione dell’impianto che abbia fatto inserire nel sistema dei depuratori abruzzesi cui saranno destinati i fondi stanziati dal Decreto Sblocca Italia.
Mi auguro dunque che non si perseveri in occasioni mancate per il bene della città”.

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