venerdì , 29 Marzo 2024

Il WWF scrive a D’Alfonso e Di Matteo per chiedere un intervento della Regione

Egr. Presidente,

Le scriviamo per segnalarLe una situazione ormai insostenibile che riguarda i tre parchi nazionali presenti in Abruzzo.


Come ha fatto notare in più occasioni il WWF Italia, quasi tutti i parchi nazionali italiani sono privi da anni dei propri organi direttivi. Dei 23 parchi nazionali esistenti in Italia, attualmente solo 3 hanno un Presidente e un consiglio direttivo operativo. Negli altri 20 parchi è stato nominato solo il Presidente, a volte dopo commissariamenti duranti anni, ma non il consiglio direttivo, determinando così una gestione anomala, peggiore persino del commissariamento degli Enti. Trascorsi sei mesi dalla nomina del Presidente, la mancata ricostituzione dei consigli, infatti, determina un commissariamento di fatto indebolito dal venir meno dei poteri di surroga conferiti transitoriamente al Presidente. Tale situazione, oltre a rappresentare un vero e proprio deficit di democrazia e partecipazione (nei consigli direttivi dei parchi siedono, a titolo gratuito, rappresentanti degli Enti locali, dei Ministeri competenti, del mondo scientifico ed ambientalista), indebolisce di molto l’azione dei Parchi che non possono operare nel pieno delle proprie funzioni.


Il ritardo per quanto riguarda i parchi abruzzesi è addirittura imbarazzante: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è privo del consiglio direttivo dal 22 gennaio 2007, il Parco Nazionale della Majella dal 20 settembre 2007, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dall’11 luglio 2012.


La riforma legislativa entrata in vigore ad aprile 2013 (DPR n. 73/2013) ha riformato i consigli direttivi dei parchi, riducendo il numero dei componenti da 12 ad 8. A seguito di questa semplificazione sarebbe stata ovvia una rapida ricomposizione dei consigli con un ritorno alla normalità, ma purtroppo questo non è avvenuto.

Su richiesta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, le Associazioni ambientaliste hanno provveduto alle designazioni di loro competenza già dal novembre 2013 e nel frattempo molte Comunità del Parco hanno trasmesso al Ministero i loro rappresentanti nei rispettivi consigli direttivi. Risulta che anche l’ISPRA abbia provveduto alle proprie designazioni, per cui resterebbero soltanto le designazioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.


La invitiamo a far sentire la Sua autorevole voce ed a sollecitare il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare affinché recuperi i ritardi accumulati nel passato e proceda rapidamente a dotare i parchi dei corretti strumenti di governance.


Con l’occasione torniamo a segnalarLe anche l’importanza di giungere rapidamente anche alla definitiva perimetrazione del Parco della Costa Teatina.


Con la recente nomina del commissario è auspicabile che questo processo arrivi alla sua conclusione dopo oltre un decennio dall’avvio!”

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