martedì , 16 Aprile 2024

Di Mattia: Operazione verità’? No operazione collage uscito male

«È chiaro che il sindaco Maragno vuol far passare il concetto secondo il quale se è il Ministero delle finanze a pagare lo stipendio (o quello degli interni) c’è’ risparmio perche’ non paga il comune. -sostiene Di mattia-Ma si tratta comunque di soldi dello Stato e di doppi stipendi che nelle tabelle di Maragno non vengono riportati.

Se la maggior parte del suo consiglio e giunta è’ composta da dipendenti statali e’ un caso fortuito o dovuto alla volontà’ di prestare servizio vicino casa?»

Il Capo del Gabinetto ricorda l’ex primo cittadino a Maragno non è parte dello “staff” in quanto dirigente per le politiche alle fonti di finanziamento (noi ne abbiamo intercettato tanti di fondi al contrario loro), decretato dall’articolo 90 ma è articolo 110; dal computo staff va tolto il costo di un dirigente.

«Poi, è stata aggiunta la somma del Presidente Petricca, il quale è un avvocato libero professionista, che nulla a che fare con il sindaco.

Il presidente, per di più, votato dal consiglio comunale, -continua Attilio Di Mattia- aveva organizzato anche la congiura a Piazza Salotto, mentre l’attuale presidente e’ un dipendente del settore privato.

Quindi andrebbero aggiunti anche i rimborsi che il datore di lavoro privato chiederà’ a scomputo al Comune, costi che non sono stati inseriti.

L’attuale presidente non è’ l’unico dipendente privato».

Da oltreoceno l’ex primo cittadino mettein evidenza «si parla di me nel conteggio, con sei mesi pieni, mentre quando ci si riferisce a lui non mette in evidenza che lo stipendio lordo viene pareggiato tra enti pubblici senza apparire in bilancio e con mesi non pieni. Addirittura per i due assessori in più conteggia solo due mesi mentre bisognerebbe, per un conteggio equo, aggiungere le due mensilità.

In sostanza, il sindaco ha giocato molto con i numeri per far vedere delle differenze che non hanno nulla a che fare con scelte politiche, ma dipendono da situazioni personali degli stessi eletti (eletti dal popolo) senza considerare quanto costa lui allo Stato per la sua non attività, affogando il costo del rimborso privato al lordo dell’attuale presidente del consiglio e di tutti quelle che fanno un lavoro privato giustamente protetto dalle legge degli Enti Locali (Tuel) ed infatti non ha messo la somma del mio primo presidente Tereo, che essendo dipendente statale costava meno.Ha riportato solo un mese.

In totale mancherebbero 6 mesi di mesi per un conteggio totale infatti se si guardano i miei primi mesi i miei numeri sono differenti, insomma paragona mele con pere!».

Poi Attilio Di Mattia concludendo nella nota sbotta «C’è una manipolazione dei numeri che si avvicina alla diffamazione.

La verità è solo una: si è accorto che la sua amministrazione sta rivalutando il mio operato e dunque scende in campo con giochetti che servono solo a coprire la sua inadeguatezza. Non ho mica chiesto io di essere defenestrato perché egli facesse il sindaco.L ui ha affermato che avrebbe risolto tutti i problemi.

Il caro Maragno ha voluto la bicicletta ed ora è il caso che pedali ed anche in maniera rapida prima che la catena si rompa».

LE OSSERVAZIONI DI DI MATTIA

Attilio Analisi

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