giovedì , 25 Aprile 2024

La Costituente Parco della Costa Teatina e il Wwf incontrano il commissario del Parco

Il commissario ha quindi spiegato la difficile situazione in cui si è

trovato ad operare, soprattutto nella fase iniziale del suo mandato, e

ha brevemente illustrato i passi sin qui compiuti garantendo il massimo

impegno per arrivare quanto prima possibile alla definizione dei confini

del Parco, passaggio fondamentale per rendere operativa dell’area

protetta.
Gli ambientalisti, nel dare atto al commissario dei propri

sforzi, hanno sollecitato le istituzioni nazionali e locali ad offrirgli la

massima collaborazione.
Hanno tuttavia anche ricordato che il Parco

è stato istituito da una Legge del 2001, che sono trascorsi inutilmente

ormai quasi 14 anni e che i cittadini e le associazioni sono stanche di

aspettare.
La mancata perimetrazione del Parco ha comportato una serie

di problemi all’ambiente, con ulteriori cementificazioni, ma anche allo

sviluppo economico e sociale di un territorio da troppo tempo investito

dalla crisi. Sono mancati investimenti diretti, che pure erano stati

stanziati, ed è mancato l’effetto parco che avrebbe potuto rappresentare

un eccezionale volano per il rilancio.

Gli ambientalisti hanno parlato del Rapporto 2014 “L’economia reale

nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”, firmato dal Ministero

dell’Ambiente e Unioncamere, i cui numeri dimostrano chiaramente gli

effetti economici positivi riscontrati nei territorio sottoposti a tutela.

Ad esempio i parchi naturali ospitano un numero di imprese gestite

da giovani al di sotto dei 30 anni e da donne maggiore nella media

nazionale.
Nei 23 parchi nazionali oggi attivi in Italia sono presenti 68

mila imprese, il 13,1% delle quali (a raffronto con una media nazionale

dell’11,1%) è gestito da under 30 e il 26,8% (contro il 23,6% nazionale)

da donne. Tra l’altro proprio due parchi abruzzesi, il Pnalm e quello della

Majella, sono ai primissimi posti in quella graduatoria. In una recente

indagine Confesercenti era stato invece evidenziato come il turismo verde

continui a registrare una tendenza positiva, anche se con piccoli aumenti,

a dispetto di una crisi che sta creando seri problemi al settore nel suo

complesso.

Secondo Unioncamere l’effetto Parco sostiene il Pil, favorisce

l’occupazione dei giovani e delle donne, combatte lo spopolamento dei

piccoli centri altrimenti destinati a una inesorabile decadenza.

“Ho trovato grande disponibilità da parte della Regione Abruzzo

– ha sottolineato Giuseppe De Dominicis – mi sono avvalso anche

dell’Assessorato all’Ambiente per far trasferire le carte. Ho incontrato

tutti i sindaci dell’area ed ho trovato un’opposizione ideologica. Il Parco

va fatto al più presto anche perché io devo perimetrale.
Ci devono

essere le condizioni per un percorso che deve partire anche attraverso

un compromesso. Si tratta di vincere quelle diffidenze secondo me un

po’ antiche, quei timori che sono ormai superati. Questa cosa prima si

fa e meglio è per tutta una serie di motivi. Bisogna pensare che questa

iniziativa si può fare rifacendosi su chi l’ha fatta prima di noi. Se si pensa

di creare un modello già esistente le persone andranno dai modelli

originali, invece bisogna creare un qualcosa di alternativo”.

“Confidiamo di iniziare già in Primavera – ha aggiunto il presidente del

Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio – abbiamo fatto notare che il parco è un

volano per lo sviluppo economico del territorio. La nostra area è in crisi

economica, il Parco è una struttura importante che crea occupazione.

Chiediamo l’impegno del commissario per accelerare i tempi, il suo

compito è quello di perimetrare il Parco”.

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