sabato , 20 Aprile 2024

Penne: punto nascite, il sindaco D’Alfonso risponde al consigliere regionale Sospiri ‘sciacallaggio politico’


Il sindaco del capoluogo vestino contrariato dall’essere stato chiamato in causa mentre in città era costretto ad affrontare le emergenze dovute al maltempo risponde a Sospiri, chiedendogli il resoconto di quanto fatto in favore del nosocomio quando l’attuale consigliere era in maggioranza nel governo regionale.

«Martedì 10 marzo, mentre il Comune da me guidato viveva una situazione di assoluta emergenza

per la mancanza di energia elettrica e di fornitura idrica in varie contrade e io stesso ero

impegnato in un importante vertice in Prefettura da me fortemente sollecitato, il consigliere

regionale Lorenzo Sospiri mi chiamava in causa lamentando la mia assenza in Consiglio Regionale

durante la discussione sulla chiusura dei punti nascita di Penne, Sulmona, Atri e Ortona.

Al

consigliere Sospiri, che compare nell’area vestina solo nel periodo elettorale e che non ha mai

fatto nulla per il nosocomio pennese, voglio ribattere che il suo è un indegno e vergognoso atto di

sciacallaggio politico, che offende non solo me ma l’intera cittadinanza pennese in un momento di

grave difficoltà dovuta al maltempo dei giorni scarsi e ai gravi danni provocati agli impianti

elettrici, alle condotte idriche e alla rete viaria.

Anziché alimentare polemiche sciocche e del tutto

fuori luogo, il consigliere Sospiri spieghi ai miei concittadini quali atti ha prodotto a favore

dell’ospedale di Penne quando era al governo della Regione Abruzzo.
Spieghi quali iniziative ha

assunto per opporsi alla chiusura di interi reparti e al progressivo depotenziamento del personale

medico e infermieristico negli anni della giunta Chiodi.
Spieghi come mai, nel periodo in cui era

consigliere di maggioranza, l’iter di ristrutturazione dell’ospedale S. Massimo è rimasto del tutto

bloccato, al punto che solo in questi giorni, a un anno e mezzo di distanza dall’avvio dell’iter

progettuale, l’ufficio Urbanistica del Comune di Penne ha potuto rilasciare il permesso a costruire.

L’amministrazione comunale da me guidata si è opposta sin dall’inizio alla chiusura del punto

nascita del S. Massimo: lo ha fatto promuovendo una petizione sottoscritta da ben sedici sindaci

dell’area vestina e di vari Comuni della provincia di Teramo; lo ha fatto protestando nelle sedi

ufficiali e partecipando attivamente ad ogni iniziativa contro un provvedimento che giudica

nefasto non solo per Penne ma anche per l’intera area vestina; continuerà a farlo (come sta

facendo) studiando un ricorso al TAR contro l’atto di chiusura del punto nascita pennese.

Perciò,

non è disposta ad accettare lezioni da chi non ha mai fatto nulla per Penne né per l’area vestina, e

che ha anzi contribuito fortemente, quando era al governo regionale, alla loro progressiva e

colpevole marginalizzazione».

Il Sindaco della Città di Penne
Rocco D’Alfonso

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