giovedì , 28 Marzo 2024

Proger Chieti, pronti all’assalto della corazzata Verona

Chieti. Il filosofo danese Soren Kierkegaard scrisse: “Osare significa perdere momentaneamente la propria stabilità. Non osare mai significa perdere definitivamente se stessi”.

A fine partita, domenica scorsa, coach Galli affermava: “Nella vita bisogna rischiare ogni tanto”. Francamente non sappiamo se Cedro si sia ispirato o no al pensiero del padre dell’esistenzialismo ma di certo in materia di rischi, se mi si perdona l’accostamento, è possibile cogliere una certa qual analogia di vedute tra il filosofo di Copenaghen e il tecnico di Varese. È indubbio, infatti, che se non si fosse rischiato, sorprendendo Legnano, un quintetto inedito ed alcune ardite alchimie tattiche ben difficilmente si sarebbe portati a casa una vittoria tanto preziosa come quella conquistata sul parquet di Castellanza.
Sempre restando in materia di rischi, recita un antico adagio popolare che “chi non risica non rosica” e questo vale ancora di più quando uno dei contendenti appare in posizione di chiaro svantaggio. Il calendario, infatti, non fa sconti e dopo l’impresa esterna nella terra del Carroccio, non offre domani una facile opportunità di punti, se mai esista nel vocabolario di questo torneo l’aggettivo “facile”. Arriva la squadra di gran lunga favorita nella corsa per la promozione in A1, Verona. Gli scaligeri, in quanto a qualità e quantità di giocatori, possono guardare tutti dall’alto in basso e sotto la guida di un generalissimo come Marco Crespi, ex Olimpia Milano e Siena, puntano decisamente ad assumere sul campo quel ruolo di leader che tutti alla vigilia hanno loro attribuito. Dopo una partenza incerta e qualche inciampo, vedi la sconfitta interna con Treviglio, Verona ha inanellato quattro vittorie consecutive, trovando buoni equilibri di gioco che le hanno permesso di battere, domenica scorsa, con buona facilità Treviso. I veronesi, pertanto, ingranate le marce alte, non vogliono certo chiudere a Chieti la loro serie positiva e Crespi dal canto suo, nella presentazione della gara, mostra di essersi applicato spuntino nell’analisi della Proger e di non avere la minima tentazione di snobbarla: “Chieti gioca attaccando dalla transizione per creare separazione per i loro tiratori. Il 44% dei loro tiri è da tre punti, un dato importante per il nostro lavoro difensivo. Cedro Galli vuole rompere il ritmo dell’attacco avversario partendo a uomo e andando a zona all’interno dello stesso possesso. Attaccare insieme questa loro scelta sarà passaggio importante”.
E allora ? Con quali armi “Davide” Massimo Galli si opporrà al Golia veronese ? Il tecnico delle Furie preferisce tacere, forse per non scoprire le carte, affidando al vice Pino Di Paolo il compito di illustrare le difficoltà da affrontare: “Domenica affronteremo una delle grandi favorite per la vittoria del campionato, una corazzata. L’exploit di Legnano ci ha restituito un po’ di fiducia anche se la settimana è stata ancora complessa per motivi di infortunio, come se non bastassero quelli precedenti anche Armwood ha avuto un violento colpo al quadricipite e la sua presenza sul parquet è in forte dubbio. Lo spirito dei ragazzi è sempre lo stesso, abbiamo lavorato con tanta intensità, ipotizzando con il coach e tutto lo staff delle piccole situazioni per mischiare un po’ le carte a Verona e soprattutto per trovare una maggiore fluidità offensiva, visto che gli scaligeri sono la miglior difesa del campionato”. Proprio così, a Galli toccherà il compito “di mischiare un po’ le carte a Verona” e di dare “maggiore fluidità offensiva” alla squadra. Facile a dirsi ma molto complicato a farsi, si confida però anche questa volta nella capacità inventiva e di “rischio” del tecnico, per tirare fuori dal cilindro qualche soluzione che disorienti le certezze di gioco del gigante scaligero.
Alle Furie toccherà, invece, un’altra gara tutta volontà, applicazione e concentrazione, alla luce però di una ritrovata fiducia. Diego Monaldi a tale proposito dichiara: “La partita che andremo ad affrontare sarà senza dubbio molto complicata, soprattutto per noi perché Verona ha un ottimo allenatore e degli ottimi giocatori, quindi sicuramente dovremo stare molto concentrati, giocando quaranta minuti ad alto livello e ad altissima intensità. Nello scorso match abbiamo portato a casa un’importantissima vittoria che moralmente può darci una spinta in più. Non abbiamo affatto la pancia piena, sappiamo che dobbiamo lavorare duro e lo stiamo facendo ogni giorno della settimana. Siamo consapevoli di dover lottare per vincere tutte le partite, perché ogni gara per noi è una grande battaglia. Vedremo come andrà a finire, noi siamo carichi e pronti e non vediamo l’ora di giocare.”
Ma tutto questo basterà per reggere il confronto ? Crediamo, francamente, che un supporto grande e forse decisivo debba essere offerto dal pubblico, chiamato anch’esso a giocare una partita tutto cuore e determinazione. Si tratterà, ancor più che nel passato, di sostenere la quadra, facendo sentire soprattutto ai più giovani quel calore e quella fiducia di cui hanno necessità estrema. Il Presidente Di Cosmo, andando in tale direzione, ha invitato tutto il pubblico a colorare il palazzetto di bianco e di rosso, perché anche visivamente il pubblico teatino possa testimoniare l’amore per le Furie : “Abbiamo bisogno di grande entusiasmo e di un intenso calore per riuscire a sostenere l’impatto con Verona. Ne hanno bisogno tutti i nostri giocatori ma soprattutto i più giovani, che più giovamento possono trarre del clima di fiducia che li circonda. Sosteniamoli dal primo all’ultimo istante, sono reduci da una prestazione generosissima e hanno sempre lavorato con grandissimo impegno. Hanno bisogno di voi e di un tifo incondizionato, senza se e senza ma. Conosco il cuore dei veri tifosi teatini e so che domenica non si risparmieranno, dimostrando a tutti quanto sono vicini a questi ragazzi. Per dare un segno tangibile al nostro tifo, domenica prossimo, coloriamo e coloriamoci tutti di bianco e di rosso. Sarà un segnale visivo che sin da subito darà coraggio ai nostri ragazzi. Chiunque di noi vestirà qualcosa di rosso o di bianco darà un segnale preciso di appartenenza alle Furie. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti per ridare vigore e forza al nostro cammino”.
Questa volta tra le fila della squadra avversaria non ci sarà nessun ex di turno ma non mancherà anche in questa occasione una suggestione molto particolare. Tra gli scaligeri milita un teatino doc, Giampaolo Ricci, figlio dell’ex Sindaco Francesco Ricci, che non nasconde l’emozione di trovarsi ancora una volta come avversario nel Palazzetto, che lo ha visto muovere i primi passi da cestista in erba: “Per me è una partita particolare, Chieti è la mia città e nel palazzetto dove giocheremo domenica, a due passi da casa mia, vado ogni giorno d’estate ad allenarmi. A vedere la gara ci saranno parenti ed amici, un motivo in più per far bene. Sono contento del contributo che ho dato alla squadra con Treviso, sto lavorando duro per guadagnarmi minuti in più. Quella di domenica sarà una verifica significativa, veniamo da un buon momento e vogliamo fortemente che questa striscia continui”.
Appuntamento a domenica 20 dicembre, alle ore 18.00, ricordando che per l’occasione sarà possibile sostenere con un’offerta libera la onlus “L’arca di Francesca”, un’associazione che nasce nel ricordo di Francesca, una ragazza strappata alla vita giovanissima e che funge sul nostro territorio come punto di riferimento per i bambini e le famiglie, bisognosi di un sostegno e di un supporto pedagogico ed educativo.La Pallacanestro Chieti, come ogni anno impegnata a sostenere lla promozione e la conoscenza delle migliori esperienze di volontariato presenti sul nostro territorio, invita tutti i tifosi a dare un piccolo contributo che possa aiutare l’Arca di Francesca a dirigersi nei porti del cuore, dove più c’è necessità di sostenere l’infanzia che soffre e ha bisogno.

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