Pescara – Ryanair abbandona l’aeroporto d’Abruzzo, questo rientra in una nuova strategia della Compagnia che non abbandona solo lo scalo abruzzese ma dice addio anche alle basi di Alghero, a tutti i voli di Crotone e ad altre 16 rotte.
«Quindi, da ottobre 2016 la compagnia aerea low cost irlandese rinuncerà a 800 mila passeggeri dando un colpo “quasi” mortale al settore turistico – commenta Licio Di Biase “Coordinatore Comitato PESCARATUTELA/SELFIE”– Il motivo? L’aumento delle tasse municipali adottate dal nostro governo. Dall’1 gennaio 2016, infatti, per ‘sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia’ scrive Ryanair , “si è passati da una tassa di 6,50 euro a una di 9 euro a passeggero”. Le spese diventano proibitive per una compagnia che propone anche offerte a 9,99 euro».
La buona notizia, non per noi abruzzesi, però fa presente Di Biase è che ci saranno nuovi voli in partenza da Milano Malpensa e da Orio al Serio. Quattro le nuove rotte da Malpensa: Catania (4 frequenze al giorno), Bruxelles (2 al giorno), Sofia (1 al giorno) e Gran Canaria (1 a settimana). Cinque le nuove rotte da Bergamo: Amburgo, Norimberga e Praga giornaliere, Timisoara (5 frequenze a settimana) e Danzica (3 a settimana) alle quali si aggiungono due nuove rotte invernali per Bristol (3 a settimana) e Santiago (2 a settimana).
«E l’Abruzzo che vuole investire nel turismo rischia molto. –commenta Di Biase– Anzi, troppo. Qui ci vuole la fantasia del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso».