giovedì , 28 Marzo 2024

Montesilvano, nuove nomine nei Cda: Rossi e Ruggero “Senza membri di minoranza e quote rosa”

Montesilvano – «Prosegue il farwest del sindaco di Montesilvano abituato a dettare il suo potere assoluto e a non condividere con maggioranza e opposizione la democrazia tanto decantata nelle sue trascorse attività da consigliere, durante le giunte Cordoma e Di Mattia». Così i consiglieri di Abruzzo Civico-Montesilvano Democratica Lino Ruggero e Paolo Rossi commentano in una nota la decisione  dell’amministrazione Maragno nel nominare il cda dell’Azienda dei Servizi Sociali, e che annunciano un ricorso al Prefetto, insieme alle altre forze di minoranza.

Il Cda sottolineano i consiglieri Rossi e Ruggero non ha alcun costo per le casse del Comune ma presta un servizio gratuito per la collettività, «senza interpellare minimamente il consiglio comunale e senza lasciare una voce che spetterebbe per legge all’opposizione.
Come nei governi dittatoriali ha deciso lui senza consultare nessuno e imponendo che i consiglieri, eletti dal popolo, non debbano in alcun modo sindacare con l’attività amministrativa di questa città».

«Mi chiedo che razza di sindaco può essere chi fa scelte anticostituzionali senza rispettare le più elementari regole di democrazia.–interviene Ruggero– Stessa cosa è accaduta per il cda della Scuola di Musica dove in sordina ha deciso di nominare i dirigenti comunali a distanza di qualche mese dalla sua elezione, escludendo anche in questa situazione maggioranza e opposizione e lasciandoli fuori dall’attività di una scuola che potrebbe essere il fiore all’occhiello della città per le qualità dei docenti.
In questo far-west antidemocratico il sindaco Maragno decide ciò che vuole senza condividere con la sua maggioranza e senza ascoltare il consiglio comunale e quindi i cittadini.
Senza parlare dell’assenza di donne in giunta che la legge impone. Inoltre, in un cda composto da cinque individui in cui almeno due dovrebbero essere donne, Maragno ne ha nominato solo una.
Oltre ad un regime dittatoriale si sottolinea come Maragno non può essere il sindaco della legalità così come ama proclamarsi, in questa città non passano indifferenti gli effetti di un governo maschilista e dispotico. Annunciamo alla città che non ci lasceremo mettere il bavaglio davanti a scelte irresponsabili e dettate solo da interessi privati, ma visto che il sindaco non si degna di rispondere alle nostre richieste questa volta agiremo con un ricorso al Prefetto, insieme alle altre forze di minoranza, affinchè vengano rispettate le regole».

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