venerdì , 29 Marzo 2024

Discarica sotto sequestro: Ruggero e Rossi (AC-MD) “i nostri dubbi erano realtà” e invocano le dimissioni del sindaco

L'area sull'arinele posta sotto sequestro

Montesilvano – Intervenendo sul bollente tema del giorno del sequestro della discarica nel quartiere di Villa Carmine, i Consiglieri di Abruzzo Civico-Montesilvano Democratica Lino Ruggero e Paolo Rossi criticano con forza in una nota il sindaco Maragno e l’assessore Vaccaro “sono stati completamente smentiti sui dati di balneabilità del mare questa mattina dalla Capitaneria di Porto – Guardia costiera di Pescara, che ha sequestrato la discarica di Villa Carmine a causa del rilascio di percolato, sostanze altamente inquinanti, nel fiume Saline”.

I consiglieri di opposizione commentano quei 21 mila metri quadrati di rifiuti nella discarica e una chiazza di circa 500 metri di percolato sull’argine del fiume “una massa di rifiuti enormi, che nei mesi scorsi hanno lanciato l’allarme salmonella e la conseguente ordinanza, atto dovuto da un sindaco, primo responsabile della salute pubblica dei cittadini”.

Nel verbale del Tribunale ricordano Ruggero e Rossi si evidenzia “una cattiva gestione della discarica, che di fatto ha provocato un grave degrado con conseguente danno dell’ambientale circostante”, fiume e mare.

«Il fatto ancora più grave è che lo sversamento di percolato e di un tenore elevato di inquinanti organici e inorganici sulla sponda del fiume Saline sono confluiti nell’Adriatico così come abbiamo denunciato più volte. Un fatto gravissimo causato da una giunta di dilettanti –criticano Ruggero e Rossi–  che si vantava nelle scorse settimane di aver effettuato sopralluoghi senza alcun riscontro insieme alle forze di polizia ambientale e insieme ad associazioni ambientaliste.
Altro che Bandiera Verde a Montesilvano quando fiume e mare sono fogne e a cielo aperto.
Maragno, De Vincentiis, Orsini e Tocco si sono gloriati della loro azione tanto festeggiata.
Fin da subito abbiamo espresso i nostri dubbi e i nostri timori, che infatti non erano infondati ma dettati dal buon senso e dalla segnalazione di molti cittadini, che abbiamo ascoltato in questi mesi». I due consiglieri di minoranza poi continuano attaccando il sindaco «Maragno dopo questa ennesima figuraccia che getta fango sull’intera città, danneggiando ulteriormente la nostra immagine turistica, farebbe bene a firmare al più presto la lettera di dimissioni e a tornarsene a casa. E per fortuna che il sindaco aveva dichiarato qualche tempo fa che la qualità delle acque del fiume non era messa in discussione da Montesilvano ma dai comuni dell’entroterra.
Un branco di arroganti allo sbaraglio guidati solo da superificialità e attaccamento alla poltrona così come hanno dimostrato in questi due anni. Finalmente sarà la magistratura a fare luce su una vicenda, che purtroppo impedirà ai nostri turisti di trascorrere le vancanze a Montesilvano».

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