“Ci sentiamo lesi nei diritti e nelle prerogative delle nostre funzioni” affermano Marcozzi e Pettinari “Abbiamo richiesto questo parere finanziario prima di iniziare a discutere, perché secondo legge rappresenta una condizione vincolante per l’approvazione di norme che elargiscono soldi pubblici, ma non ci è stato dato. Qui stiamo violando una norma sulla procedura e non possiamo far altro che abbandonare la seduta perché non si sta rispettando la legge”.
“Il M5S” incalza il consigliere Gianluca Ranieri “dal primo giorno in Regione ha sempre chiesto che ogni tipo di erogazione di fondi pubblici sia regolamentata da bandi ad evidenza pubblica. Ancora di più quando è la legge che ce lo chiede. Infatti” spiega Ranieri “ nonostante l’approvazione delle leggi 46 e 55, che prevedono l’attuazione di evidenze pubbliche per i fondi destinati alla cultura, i bandi che dovrebbero garantire meritocrazia e trasparenza, ancora non vengono attuati e le leggi rimangono a prendere polvere nel cassetto, mentre si elargiscono ancora una volta soldi degli abruzzesi a pioggia con criteri che sembrano ad personam, lascando piena discrezionalità alla politica. Chiediamo a tutti gli enti culturali del territorio abruzzese se si sentono rappresentati da questo metodo di elargizione di Regione Abruzzo” continua Ranieri “e se davvero nel 2016 per essere un operatore culturale ci si deve affidare al santo in paradiso.
“Questo modo di fare politica è la cosa più lontana dal nostro modo di intendere il Governo di questa Regione” concludono i 5 stelle “trasparenza e meritocrazia devono essere alla base della destinazione di soldi pubblici. Lo saranno quando saremo noi al governo dell’Abruzzo”.