mercoledì , 24 Aprile 2024

Huge Wine Glass. Il riToyo

Pescara – Si è conclusa con la calorosa accoglienza degli studenti del Dipartimento di Architettura la giornata pescarese dell’architetto Toyo Ito, invitato a Palazzo di Città per un incontro sullo Huge Wine Glass, il calice ideato dall’archistar giapponese, collassato dopo due mesi dall’installazione, nel febbraio del 2009. Due riunioni per trovare una soluzione alla vicenda che verrà discussa in Tribunale il prossimo 20 gennaio e la disponibilità dell’architetto a trovare una soluzione, accompagnato dall’interprete, dal collaboratore di sempre Ryu Mitaray e dall’avvocato Maria Alessandrini: la prima riunione con l’Amministrazione, a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso; alla seconda si è aggiunta la Clax Italia, la ditta di Pomezia che realizzò l’opera. Fra le riunioni anche dei sopralluoghi che l’architetto ha voluto fare in città: a Piazza della Rinascita, piazza Muzii, all’Aurum e, infine, all’Università d’Annunzio.

Abbiamo voluto questo incontro per cercare di risolvere positivamente un contenzioso che dura da dieci anni – così il sindaco Marco Alessandrini – Così abbiamo radunato intorno ad un tavolo con Toyo Ito, tutti i soggetti interessati ad una soluzione, per non far perdere alla città la possibilità di ospitare un’opera di un architetto della fama mondiale e del calibro di Toyo Ito e anche per disegnare nuove sorti all’opera collassata. Con l’incontro di oggi cerchiamo di sanare una ferita, di promuovere accordi transattivi per evitare lo scontro a vantaggio della città.

Chiudiamo la giornata con la disponibilità del Maestro non solo a pensare un’altra opera per Pescara e per l’Abruzzo, come ha peraltro chiesto anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che da sindaco fu motore e artefice dell’arrivo in città del Calice, ma anche a considerare il futuro dell’opera originaria, per capire se può essere recuperata o utilizzata antrove, così com’è oggi.

Il punto è capire, alla luce dei discorsi messi in campo oggi, il suo punto di vista sulla possibilità di costruire nuovamente un’opera come quella, alla luce anche del fatto che sono passati dieci anni e materiali e tecniche si sono evoluti. Da un lato è legittima la preoccupazione che non si ripeta un collasso, dall’altro, ci sono la disponibilità e le rassicurazioni della Clax Italia in tal senso. Considerazioni che verranno a conclusione dopo un ulteriore sopralluogo, quello che si terrà domani a Pomezia da parte di Toyo Ito, per rendersi conto delle condizioni in cui è oggi il Calice e decidere di conseguenza”.

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