martedì , 23 Aprile 2024

Pescara, Del Vecchio in Commissione Lavori Pubblici per il depuratore

“La proposta è passata con il voto dei consiglieri di maggioranza e approderà in aula lunedì – riferisce il presidente Piernicola Teodoro – Un voto, sia quello di oggi che quello di lunedì, che significa anche responsabilità politica su un argomento così delicato per la salvaguardia di un settore trainante dell’economia cittadina, rappresentato dal turismo balneare. Non possiamo più permetterci ulteriori indugi e/o sottovalutazioni dell’argomento, né tantomeno si può, in questa fase, cercare di scaricare su altri le responsabilità di un sistema che è arrivato a saturazione, proprio per la mancanza di iniziative e attività compiute negli anni precedenti. E’ necessario fare e utilizzare le risorse stanziate per agire al più presto”.

 

“Ci siamo attivati in modo tempestivo con tutti i mezzi a nostra disposizione, quando nel marzo 2016 appreso delle condizioni del depuratore di Pescara abbiamo, attraverso una nota della società Di Vicenzo che all’epoca gestiva l’impianto – ha detto il vice sindaco Enzo Del Vecchio – Ci comunicavano come nelle tre settimane precedenti le portate addotte all’impianto di depurazione non fossero assolutamente compatibili con la capacità depurativa dello stesso. Una situazione nuova, che immediatamente è stata sottoposta a verifiche e valutazioni che ci hanno portato a constatare, supportati anche dai dati dei mesi successivi, come al depuratore pervenissero portate oltre il limite della gestione ordinaria e ciò anche in periodi non piovosi, quindi senza l’ulteriore aggravio dell’acqua piovana, che pure va al depuratore perché i sistemi fognari non separano le acque bianche dalle nere.

L’Amministrazione subito dopo quella missiva ha interessato la Regione Abruzzo, che sull’argomento ha convocato più di una riunione, ampliandola ai sindaci di San Giovanni Teatino e Spoltore, i cui impianti fognari confluiscono su Pescara, questo per individuare soluzioni alternative atte a garantire qualità delle acque del fiume e della balneabilità del mare. Le verifiche sul territorio sono state vaste ampie e senza escludere alcuna soluzione ed è per questo che al termine di tutta tale attività si è ritenuto necessario programmare la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione, senza rinunciare ad altri interventi capaci di mitigare la situazione, in attesa dell’entrata in funzione del nuovo impianto.

Derivano infatti da questa necessità i lavori appaltati di recente dall’ACA per 8,5 milioni di euro con i fondi dello Sblocca Italia, che riguarderanno proprio l’efficientamento dell’attuale impianto depurativo e divenuto insufficiente a gestire le acque reflue di Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino e di tutti gli scarichi individuati e collettati, grazie all’azione che abbiamo svolto in questi due anni sanando situazioni mai affrontate in più di un decennio.

Oltre alla delibera, ci faremo portatori anche della necessità di accelerare sulla realizzazione di infrastrutture adeguate che possano tutelare l’acqua del fiume e del mare e restituire forza ad un elemento identitario qual è l’acqua per noi e indotto ad un comparto, quello turistico e balneare, che è stato messo in ginocchio anche dall’inerzia del passato”.

 

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