giovedì , 28 Marzo 2024

Le iniziative di Anpi Pescara per il 25 aprile VIDEO

Pescara. A Pescara quest’anno per festeggiare la liberazione dal fascismo del 25 aprile, la sezione “Fratelli Gialluca” con il comitato provinciale “Ettore Troilo”, ha pensato di organizzare più iniziative per cercare la partecipazione e il coinvolgimento del maggior pubblico.
“Essendomi insediato da poco – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Francasco Pagnanelli – è la prima iniziativa pubblica che seguo come presidente del Consiglio Comunale ed essendo una data molto importante per la mia formazione, per la mia cultura, dunque un onore ed un’emozione per la mia prima uscita pubblica. Quindi presento con molto entusiasmo queste iniziative che sono state poste in essere. Il programma civile del Comune di Pescara si aprirà il 25 aprile alle 11.30 con il ricordo delle autorità in piazza Garibaldi, con la deposizione delle corone al Monumento ai Caduti con i discorsi commemorativi da parte di tutte le autorità civili. La cerimonia si concluderà alle 12.30 con il saluto del sindaco e del presidente della Regione. Per quanto riguarda il programma culturale, allestito dall’Anpi, dal Collettivo Studentesco e dagli ‘Amici della Ferrovia – Le Rotaie’, che è un’associazione culturale, c’è una lunga serie di appuntamenti che inizieranno il 24 aprile con la proiezione del film ‘Il delitto Matteotti’ ed una serie di altre iniziative che sono in concomitanza con il passaggio del treno e termineranno nel pomeriggio del 25 aprile”.
Si comincia il 24 aprile “aspettando il 25” con una proiezione speciale di una pellicola che ci riporta alla memoria di una figura che ha segnato la storia e la formazione dell’Italia democratica: Giacomo Matteotti. Rapito e assassinato da una squadra fascista, a causa delle sue denunce dei brogli elettorali attuati dalla nascente dittatura fascista nelle elezioni del 6 aprile 1924, e delle sue indagini sulla corruzione del governo Matteotti, nel giorno del suo omicidio – il 10 giugno – avrebbe dovuto infatti presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati – dopo quello sui brogli del 30 maggio – in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti lo scandalo finanziario coinvolgente anche Arnaldo Mussolini, fratello del duce. Nella sala Consiliare del Comune di Pescara, si terrà dalle 21.00 la proiezione de “Il delitto Matteotti” film del 1973 per la regia di Florestano Vancini, con la magistrale interpretazione di Franco Nero. Introduzione e rievocazione storica a cura di Enzo Fimiani Presidente Onorario Anpi provinciale. A seguire la mattina del 25 aprile, saremo presenti in Piazza Garibaldi con un presidio per dare la possibilità a tutti i cittadini di iscriversi e conoscere l’Anpi. Il pomeriggio dalle 16.00, parteciperemo al dibattito organizzato con i ragazzi del Collettivo Studentesco di Pescara, per parlare di antifascismo, resistenza, Costituzione. I giovani, i veri protagonisti del cambiamento ai quali spetta l’arduo compito di imparare, conoscere, ma soprattutto applicare e difendere la nostra Carta dei Valori, per la quale ci siamo battuti il 4 dicembre 2016.
In contemporanea, l’associazione “Le Rotaie” ha organizzato “Il treno della Liberazione” che partirà dalla stazione di Pescara Centrale per toccare le tappe della Resistenza d’Abruzzo, fino ad arrivare a Roccaraso e ritorno in serata. Un treno speciale con carrozze d’epoca da Pescara a Roccaraso andata e ritorno sulla “Transiberiana d’Italia”. Il viaggio lento e piacevole, a bordo di carrozze degli anni ’30, si unisce a una giornata dal forte significato storico, molto sentita in Abruzzo. Il percorso infatti, una volta superata la val Pescara e giunti a Sulmona, si arrampica sulla Majella nelle zone della Linea Gustav che furono cruciali per le operazioni militari tra il 1943 e il 1944, con le determinanti battaglie ed incursioni dei partigiani della Brigata Majella e degli Alleati per spingere alla ritirata verso nord i Tedeschi. Simbolico l’arrivo a Roccaraso, centro montano completamente raso al suolo dai Tedeschi nel novembre del 1943, dove, nella vicina frazione di Pietransieri, si ricorda una delle più cruente stragi di civili, l’eccidio di Limmari, il 21 novembre 1943, con 128 vittime.
“Quest’anno siamo riusciti ad organizzare con altre associazioni un programma ricco di eventi culturali proprio per ribadire l’importanza di tenere alti i valori della Resistenza – ha rimarcato il responsabile della comunicazione dell’Anpi, Massimo Merlizzi – e ricordare l’anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista. Iniziamo il 24 aprile con una proiezione che si terrà nella Sala Consiliare del Comune di Pescara alle ore 21 di una pellicola del 1973, ‘Il delitto Matteotti’ di Florestano Vancini che è importante per la cinematografia italiana proprio perché ricorda il discorso di Giacomo Matteotti contro i brogli elettorali che avevano portato all’elezione del Partito Nazionale Fascista. Qui ci sarà il commento e l’introduzione dello storico Enzo Fimiani che è anche il presidente onorario del Comitato Anpi di Pescara Ettore Troilo. Poi ci sono tante altre iniziative che sono organizzate il 25 aprile, anche parallelamente, che si terranno la mattina in piazza Garibaldi dove chiamiamo tutti i cittadini, i partiti, le associazioni e le parti sociali a partecipare perché oggi più che mai è importante riaffermare questi valori anche in seguito al risultato dell’importante Referendum del 4 dicembre 2016 che ha ricordato alle Istituzioni e a tutti i cittadini italiani quanto è importante rendere viva la Costituzione del ’48 e di non snaturarla come si cerca di fare ogni tanto da alcune parti politiche. Il pomeriggio del 24 saremo onorati di partecipare ad un dibattito con il Colettivo Studentesco di Pescara che si terrà a partire dalle ore 16 sempre in piazza Garibaldi proprio sul significato dell’antifascismo oggi in Italia e come viene visto dai cittadini ma soprattutto dai ragazzi, dei giovani studenti che sono i destinatari ed i protagonisti dell’attuazione del piano costituzionale che oggi più che mai ha bisogno di essere recuperato. Infatti ricordiamo che la Costituzione è un programma, non è una carta scritta, come ricordava Piero Calamandrei, che va vissuto e difeso ogni giorno”.
Per l’occasione, martedì 25 aprile, il treno storico partirà con a bordo oltre 450 viaggiatori prenotati provenienti da tante regioni italiane e durante la giornata proporrà una serie di spettacoli e rievocazioni: l’interpretazione teatrale itinerante tra le carrozze “Gente R-esistente”, racconti di guerra e resistenza quotidiana in Abruzzo e canti partigiani cura di Murè Teatro, una rievocazione attiva di operazioni militari fedelmente riprodotte (nella sosta della stazione di Palena) e nel pomeriggio a Roccaraso l’atteso “Banditen – I Partigiani che salvarono l’Italia” a cura della Compagnia dei Guasconi. Inoltre è previsto un bus navetta da Roccaraso per la visita del sacrario di Pietransieri.
“Per il terzo anno consecutivo organizziamo il treno della Liberazione – ha spiegato il presidente dell’associazione “Amici della Ferrovia – Le Rotaie” Claudio Colaizzo – che è una corsa speciale con un treno d’epoca che da Pescara arriva fino a Sulmona e poi si arrampica sulla Majella fino ad arrivare in un luogo simbolico per la guerra in Abruzzo che è Roccaraso che è una località chenel novembre del 1943 venne completamente rasa al suolo dai tedeschi in ritirata e a pochi chilometri c’è Pietransieri che è una frazione tristemente nota per uno dei più efferati eccidi fascisti che vennero commessi in Italia, in questo caso in Abruzzo, 128 civili uccisi proprio dai tedeschi. Il 25 aprile di quest’anno, con 450 viaggiatori provenienti da tutta Italia, arriveremo fino a Roccaraso e durante la giornata avremo tanti contenuti sia in viaggio che durante la sosta con ben due spettacoli teatrali: uno itinerante sul treno che parlerà della Resistenza quotidiana che c’è stata in quel periodo con la gente che si è ritrovata di fatto la guerra in casa ed uno spettacolo sulla Brigata Majella con la compagnia dei Guasconi ed una rievocazione militare fedelmente riprodotta che farà capire come avvennero le operazioni militari in quella zona, alla stazione di Palena dai rievocatori che sarà importante perché quella era una zona in piena linea Gustav che è quella linea di attestamento del fronte provvisoria che i tedeschi cercavano di mantenere pressati da Sud dagli alleati che passavano proprio sulla linea ferroviaria sulla Majella. Infatti proprio la stessa linea ferroviaria venne pesantemente danneggiata fino a rimanere chiusa per lavori di ricostruzione fino al 1960. C’è infatti chi ritiene che la linea ferroviaria che consideriamo affettivamente la Transiberiana d’Italia sia stata l’ultima grande opera di ricostruzione post bellica a livello proprio infrastrutturale. Quindi è una data molto importante, avremo la presenza di molte generazioni, ci saranno tanti giovani a vordo del treno e speriamo di lasciare un messaggio positivo per far conoscere la meritocrazia ed il valore della libertà che molto spesso diamo per scontati, ma i loro coetanei ormai più di 70 anni fa hanno fatto tanto per arrivare alla situazione di oggi, la base fondante della nostra Repubblica con la democrazia ed i valori dei diritti civili e la libertà”.
Il 25 Aprile è una data fondativa per la storia del nostro paese: è la festa di tutti gli italiani. Da quel giorno l’Italia liberata dall’occupazione Nazifascista ha potuto scrivere una pagina nuova fatta di democrazia, libertà e partecipazione. L’Anpi e la storia della resistenza e dei tanti partigiani morti per la libertà sono per noi i mattoni su cui si fonda la repubblica Italiana. Ancora oggi l’Anpi è in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza. Per questo crediamo che serva una grande mobilitazione e invitiamo tutti a essere il 25 Aprile a Pescara in piazza Garibaldi a festeggiare e difendere i valori che a tutt’oggi crediamo vadano rivendicati e difesi.
“Lo spettacolo che proporremo si chiama ‘Gente resistente – hanno detto Francesca Camilla D’Amico e Marcelo Sacerdote di Murè Teatro – e racconta attraverso questi piccoli interventi teatrali sui vagoni di una Resistenza quotidiana, soprattutto di gente umile, di persone, uomini e donne, che lottarono ed aiutarono i prigionieri inglesi, gli alleati a resistere al freddo, alla fame e a raggiungere la linea degli alleati che si trovava sul Sangro, a Casoli. Parleremo anche di storie di Resistenza che hanno a che fare con i paesi che attraverseremo con il treno, quindi Sulmona, Roccaraso, anche Palena, quindi di tutta quella silenziosa opera di contadini, pastori, di persone che si trovavano sulle montagne, nei boschi, nelle montagne, nei paesi che videro arrivare sia gente sfollata da altri paesi che i prigionieri inglesi, neozelandesi e indiani che stavano lottando per liberare l’Italia. Così tra storie prese dalla viva memoria degli anziani e da una nostra ricerca su fonti, testi, diari di soldati inglesi o racconti di persone che si trovavano nei paesi, abbiamo ricostruito queste vicende che raccontaremo al pubblico che cercheremo di coinvolgere che è quella Resistenza che non è quella più conosciuta da tutti, quella più citata dai libri di Storia, ma è quella storia minore che ci aiuta un po’ a ricostruire e a capire meglio la nostra identità. Tant’è che questi contadini, che non avevano la possibilità di aiutare gli altri perché dovevano sopravvivere loro stessi, lasciavano sicuramente questi valori di accoglienza, umana fratellanza, ai quali l’Abruzzo non è mai venuto meno, anche di fronte alle vicende attuali che riguardano anche la migrazione. Sul treno ci saranno anche tanti partigiani. Cercheremo di far parlare questo territorio di Resistenza anche attraverso la musica popolare, quindi riproporremo questi canti partigiani, sia nazionali più celebri come Bella ciao, sia attraverso la tradizione sonora dell’Abruzzo, facendo degli interventi legati a queste memorie tradizionali e musicali. Lo faremo attraverso gli strumenti della tradizione come gli organetti e la nostra voce”.

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