giovedì , 28 Marzo 2024

Per motivi di tutela dell’igiene e della pubblica e privata incolumità: Sgomberate le palazzine di via Ariosto a Montesilvano

Le palazzine erano occupate da circa 200 persone in prevalenza di nazionalità senegalese, lo sgombero si legge  nella nota della questura è stato attuato “per motivi di tutela dell’igiene e della pubblica e privata incolumità”.

Un operazione questa si legge sempre nella nota della  Questura  “pianificata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica svoltosi in Prefettura e strutturata operativamente nella riunione di un tavolo tecnico tenutosi in Questura, è condotta, al fine di tutelare l’ordine e della sicurezza pubblica, con il supporto di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei contingenti di Rinforzo dei Reparti Mobili di Roma, Napoli e Senigallia, dei Battaglioni Carabinieri Lazio, Puglia e Toscana, delle specialità delle Unità Cinofile Antidroga, Antiesplosivo e da Ordine Pubblico, nonché del Reparto Volo di Pescara, dei Vigili del Fuoco, della Asl e di personale di Pronto intervento Sanitario del servizio “118””.

Nel corso delle operazioni si sono avuti dei fermi, quattro persone sono state denunciate e sono stati eseguiti sequestri di droga oltre a migliaia di articoli contraffatti.

Una scena surreale quella sul lungomare questa mattina, con gli abitanti delle palazzine per strada, donne con bambini piccolissimi in braccio sotto un sole torrido, e uomini  seduti sul muretto antistante gli stabilimenti a fissare quel cordone di forze dell’ordine che ora vietava loro l’accesso a quelle che erano le loro case. Imbambolati guardavano gli operai con tute bianche e mascherine buttare giù dai balconi i loro effetti, reti, materassi, masserizie che venivano implacabilmente raccolte da una gru per poi finire nei cassoni dei camion. Svuotato un appartamento, altri operai, dei muratori, procedevano a rimo serrato per chiudere definitivamente le finestre con file di mattoni.

Non sono mancate scene di rabbia, questo nelle ore più calde della giornata, quando forse qualcuno ha realizzato che lì non sarebbe più entrato, una signora anziana passando ha gridato contro due giovani di colore che le hanno risposto.
Altri attimi di tensione si sono avuto a Mezzogiorno quando pochi giovani di colore hanno iniziato a discutere più animatamente con le forze dell’ordine impegnate nel cordone, tanto che celere e battaglione hanno dovuto indossare i caschi antisommossa, fortunatamente poi sono sopraggiunti altri stranieri che hanno cercavano di portar via i più esagitati, la situazione stava degenerando quando uno di loro ha lanciato una transenna mobile contro le forze dell’ordine ma da lontano, a questo momento sono seguiti alterchi e litigi tra gli stranieri che cercavano di riportare a ragione i loro connazionali sul marciapiede prospiciente .

Di tutto questo non se ne capacita Michael (nome di fantasia) un signore di colore che ha superato i 50 anni, lui con calma racconta la sua versione dei fatti “Avevamo firmato un foglio su richiesta del Prefetto e del sindaco dopo un incontro avvenuto qualche mese fa, con quella carta ci impegnavamo tutti a lasciare le case  entro il 15 settembre, non capisco perché hanno fatto questo, tra qualche mese saremmo andati tutti via”.

Altri sgomberati hanno avvalorato la tesi di Michael, ma chiedendo meglio tra i presenti è poi emersa un altra verità a raccontarla è il rappresentante sindacale di GIGL Patrick Guobadia “quando hanno avuto l’ordinanza di sgombero lo scorso anno hanno iniziato a fare delle riunioni perché le autorità volevano dare lo sgombero immediato, il prefetto in un incontro aveva chiesto delle soluzioni, delle controproposte, ma loro hanno sempre ribadito che sarebbero andati via a settembre avvalorando come tesi che d’estate sarebbe stato difficile trovare appartamenti liberi a causa del turismo estivo, a quel punto il sindaco aveva detto che la cosa non dipendeva da lui e il 2 marzo hanno avuto un incontro col prefetto,  l’autorità a quel punto ha dato loro altri due mesi di tempo, ed ecco oggi cosa è successo”.

E Guobadia lancia anche una importante questione rispetto alle proprietà di quegli appartamenti, molti  altri inquilini questa mattina ci hanno dichiarato come gli affitti fossero di 530 euro mensili, per case senza alcun allaccio del gas e dove da anni non veniva fatta manutenzione. “Dove sono tutti i contratti d’affitto, –chiede il rappresentante CIGL–inchiodiamo i proprietari alle loro responsabilità, senza carte i proprietari avevano già mandato la lettera di sfratto ma così loro non se ne sarebbero mai andati”.

 

LE IMMAGINI DELLO SGOMBERO

COMMENTI E REAZIONI DAL MONDO POLITICO E SOCIALE


Via Ariosto, Maragno: “Con lo sgombero delle palazzine, chiusa centrale di spaccio e contraffazione di Montesilvano”

«Con la maxi operazione di sgombero delle due palazzine di via Ariosto condotta sin dalle prime luci dell’alba si pone fine ad una situazione rimasta irrisolta per oltre 20 anni, con residenti e turisti esasperati e ripetute denunce e tentativi falliti di eseguire gli sfratti da parte dei proprietari degli appartamenti». A parlare è il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, che questa mattina ha seguito in prima persona il blitz di sgombero delle palazzine “Tillia” e “Viola” di via Ariosto che ha visto impegnate circa 300 persone tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia Locale.
«Lo scorso novembre – ricorda il sindaco Maragno –  ho emesso un’ordinanza di sgombero delle palazzine alla luce del grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata, soprattutto degli occupanti degli edifici, sia da un punto di vista igienico – sanitario che strutturale. Le palazzine erano divenute peraltro una vera centrale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla contraffazione. Queste ultime settimane sono state connotate da una lunga serie di tavoli tecnici in Prefettura, incontri con i proprietari degli immobili e con la comunità dei senegalesi che risulta la principale presenza all’interno delle Palazzine sgomberate. L’operazione di questa mattina dà esecuzione a quella ordinanza e agli oltre 6 mesi di lavoro costante, condotto in silenzio proprio per ottenere la maggiore efficacia della operazione. In questo periodo abbiamo inoltre lavorato per preparare al meglio gli occupanti degli appartamenti, dando loro anche il tempo necessario per individuare sistemazioni alternative».  
Ad affiancare le forze dell’Ordine anche la struttura comunale con tecnici e operai. «Abbiamo messo a disposizione  –  spiega ancora il primo cittadino – ditte di traslochi per rimuovere i materiali. Abbiamo coinvolto Formula Ambiente/Sapi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti generati nel corso dell’intervento. Subito dopo lo sgombero abbiamo avviato gli interventi di disinfestazione, sanificazione e muratura degli appartamenti per impedire occupazioni abusive. Via Ariosto – conclude il sindaco Maragno  – è uno dei luoghi nevralgici del territorio poiché a ridosso della zona turistica di Montesilvano. Questo sgombero, atteso da moltissimi anni, è stato possibile grazie all’ordinanza che abbiamo emesso alcuni mesi fa e all’intenso lavoro svolto in sinergia con la Prefettura e il comitato tecnico di sicurezza e ordine pubblico. A tal proposito voglio ringraziare il Prefetto dott. Francesco Provolo e tutte le forze dell’Ordine intervenute, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, nonché la Polizia Locale, che hanno gestito le operazioni di questa mattina e la fase organizzativa propedeutica ad essi, con la massima dedizione e professionalità».

Sinistra Italiana: Sgombero Via Ariosto, una vergognosa prova muscolare

“Le immagini dello sgombero delle palazzine di via Ariosto a Montesilvano sono una pagina orribile che mai avremmo voluto vedere. Siamo allibiti che il sindaco non solo non si sia preoccupato del dove andranno ora le tante famiglie sgombrate in modo coatto ma addirittura rivendichi, con orgoglio, la paternità dell’operazione come amministrazione comunale”.  E’ quanto afferma Daniele Licheri, Segretario Regionale Sinistra Italiana Abruzzo.
“Non mettiamo in dubbio che ci possano essere state delle situazioni di particolare criticità nello stabile, ma le ruspe non sono mai una soluzione. Vedere i mezzi comunali buttare   indumenti, carozzine e oggetti personali come fossero immondizia è una pagina vergognosa per la nostra Regione. Da stanotte 200 persone , restati senza casa, saranno obbligati a dormire per strada. 
Chiederemo tramite i nostri deputati al prefetto un incontro urgente per capire come intendono gestire una tale emergenza sociale e abitativa e un’interrogazione parlamentare per fare luce sul gravissimo episodio.
Non si doveva arrivare a tanto: la politica doveva trovare prima una soluzione adeguata mettendo in sicurezza le famiglie che vivono li dando una sistemazione alternativa e a norma per i tanti e le tante che non intendono delinquere.
Non si fa campagna elettorale sulla vita delle persone. Questo atto sembra più una volontà di Maragno di accontentare qualche mal di pancia all’interno della maggioranza, che pensiamo non debba essere risolta sulla pelle di uomini, donne e bambini. Sopratutto non vogliamo pensare che la fretta di sgombrare e di sigillare sia legato a qualche appetito di costruire nuove villette sul mare. Il sindaco e l’intera ammininistrazione sono degli irresponsabili e hanno abdicato ad una logica securitaria di guerra ai poveri e non alle povertà in piena continuità con le misure adottate recentemente in materia di immigrazione e sicurezza da Minniti e Orlando.

Mauro Orsini: “brillante operazione“

“Oggi si è conclusa una brillante operazione di sgombero nella zona di Via Ariosto“. E’ quanto afferma il Il presidente della commissione lavori pubblici Mauro  Orsini che continua “Sono nato e cresciuto a Montesilvano e ho visto aumentare a dismisura il popolo degli extracomunitari in quelle vie a ridosso dei grandi alberghi; negli anni è stato provocato un “tumore” fortemente impattante per il turismo, per la salute e la quiete pubblica a causa del degrado causato dall’assenza delle Istituzioni ma anche per l’intolleranza dei residenti italiani limitrofi che hanno ghettizzato quei poveri cristi rifiutando ogni contatto e scambio culturale. Oggi ringrazio il sindaco Francesco Maragno e la sua maggioranza che per la prima volta nella storia della città hanno agito con determinazione per fare quello che tutti auspicavano fosse fatto ma solo a “chiacchiere (a parole)”. Dopo mesi di lavoro estenuante volto a gestire anche il dopo, e con rapporti a tutti i livelli, oggi abbiamo avuto coraggio e abbiamo dimostrato forte attaccamento alla città e al suo decoro. Ho una visione laica e multietnica della società e auspico una degna sistemazione per coloro che non hanno più un tetto ma la situazione era irreversibile da tempo. Ora si apriranno le gabbie dello zoo e verranno fuori iene, scimmie urlanti, serpenti, sciacalli e avvoltoi pronti a attribuirsi i meriti dell’operazione solo per avere detto che il problema esisteva. Mi riferisco ad ex amministratori e altri buontemponi che vorrebbero salire sul carro dei vincitori ma che nulla hanno fatto quando potevano. I problemi non si risolvono facendo solo delle passeggiate contro tre ambulanti di colore o tre prostitute che purtroppo a Montesilvano come in tutte le città d’Italia ci sono sempre stati. La gente italiana non ha il pane da mangiare e la crisi non si affronta con le fotografie autocelebrative e con i selfie ma con atti concreti e con il duro lavoro che quest’amministrazione è stata capace di fare e farà. Grazie Sindaco, sono orgoglioso di lavorare per te”.

Marco Forconi (FDI): ‘Un’altra medaglia di cui andare fiero’

“Dopo anni di battaglie, dopo essere stato denunciato e rinviato a giudizio tre volte per aver chiesto con energia e intransigenza lo sgombero del ghetto africano più pericoloso della regione, oggi, finalmente, è arrivato il momento di tirare fuori la bandiera italiana che mi accompagna da 10 anni in ogni manifestazione importante” così Marco Forconi Marco Forconi, del coordinamento provinciale di Pescara Fratelli d’Italia già questa mattina sui social commentava in prima mattina quanto stava avvenendo in via Ariosto. “Dopo il mercato etnico, sono stato in prima linea anche qui –ha proseguito Forconi– Un’altra medaglia di cui andare fiero. Un giorno potrò dire ai miei figli: io c’ero, io ho combattuto ed ho pagato.
Dedico questa vittoria innanzitutto a Montesilvano, a tutti i militanti che nel corso degli anni hanno sofferto la repressione a causa di ciò ed infine a me stesso. Mentre vi scrivo ho un groppo in gola per la contentezza e non riesco a trattenere lacrime di gioia.
Viva la legalità, viva la sovranità nazionale!”

Corrado Di Battista (MF): “vittoria della buona politica contro un becero populismo”

“Determinazione, concretezza, silenzio. È con questa formula vincente che il Sindaco Francesco Maragno ha messo a segno l’eccezionale operazione di Via Ariosto. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra che alle parole risponde con i fatti, alla demagogia risponde con piani trasparenti, all’apparire risponde con l’essere”. Così il consigliere di Montesilvano Futura, Corrado Di Battista a commento per lo sgobro di questa mattina “L’operazione di Via Ariosto ha il sapore della vittoria della buona politica contro un becero populismo. Oggi i cittadini hanno la concreta dimostrazione che questa Città ha i margini di miglioramento. Il Sindaco –continua Di Battista– è riuscito a restituire alla Città una porzione di territorio che invece anni di indifferenza, di atteggiamenti politici che hanno preferito buttare sotto il tappeto i problemi, hanno solo consentito al malaffare di radicarsi in una zona di prestigio della nostra riviera. Quella zona potrà ora riscattarsi, rinascere e ridonare serenità e bellezza ai cittadini che per decenni hanno dovuto passivamente accettare quel lembo di terra colmo di varia umanità come se fosse un luogo estraneo alla Città stessa.
Per Montesilvano è più concreta ora la realizzazione di una riqualificazione di un’area sensibile al turismo, vero valore aggiunto di Montesilvano. Determinazione, concretezza, silenzio, continueranno a guidare ancora l’opera politica del Sindaco Maragno”.

Romina Di Costanzo (PD): “rigore nel rilascio della certificazione d’idoneità abitativa e verifiche dei contratti di locazione in essere”

“Il processo integrativo è l’unico strumento di contrasto alle chiusure mentali di derivazione xenofoba per creare le condizioni di un clima pacifico di convivenza, finanche di scambio e arricchimento. Sicuramente –commenta la segretaria del PD cittadino– è stato un errore lasciare che nel tempo si concentrasse in una zona circoscritta, tra l’altro a forte connotazione turistica, una presenza di extracomunitari, in unità abitative con rapporti di locazione che sfuggono alle politiche pubbliche di pianificazione territoriale, con il risultato di innescare una situazione sociale di forte disagio, fino a diventare una necessità di tutela igienica e di interesse pubblico, che ha reso necessario procedere allo sgombero dell’area, anche se sicuramente le modalità non sono state le più adeguate, specie in considerazione della presenza di donne e bambini. Fermo restando che ogni forma di illegalità da chiunque perpetrata, sia esso italiano o extra Ue, impone la reazione delle autorità di pubblica sicurezza che vanno sostenute nel loro lavoro”.
Per la segretaria PD Di Costanzo, tuttavia una gestione pragmatica del problema non può non tenere in debito conto, in una prospettiva di integrazione, delle soluzioni che devono essere adottate in un immediato futuro, per evitare di replicare e traslare altrove il fenomeno.
“Mi auguro, per evitare il reiterarsi della situazione altrove, –conclude Di Costanzo– che il Comune sia rigoroso nell’adempiere a quanto disposto dalle modifiche al Testo unico sull’immigrazione per di rilascio della certificazione d’idoneità abitativa.  Sollecito gli organi competenti e l’Agenzia delle entrate ad adempiere nell’immediato alle verifiche dei contratti di locazione in essere”.

 

Di Sante (RC-SE):”Lo sgombero  fallimento della politica. Gravi le parole del sindaco dovrebbe sotterrarsi dalla vergogna”

“Il dovere della politica è quello di prevenire, dare soluzioni per tempo, costruire percorsi di integrazione, di crescita collettiva, lavorare strenuamente per isolare chi delinque da chi vuol condurre una vita dignitosa, invece nulla si è fatto in tal senso, e dopo anni di abbandono, di scelte urbanistiche sbagliate, si lasciano esplodere le emergenze e per l’ennesima volta si invoca lo stato di eccezione e si chiede l’intervento delle forze dell’ordine” E’ questo l’intervento a quanto avvenuto oggi di Corrado Di Sante Rifondazione Comunista – Sinistra Europea “Il sindaco Maragno tenta malamente di fare lo sceriffo, –commenta Di Sante– senza risorse e con una macchina amministrativa dissanguata dai colleghi di partito in parlamento, prova a prendersi la scena come Alessandrini a Pescara salendo sulla ruspa. Con il decreto Minniti-Orlando (PD) i politicanti di destra e centrosinistro hanno deciso che i problemi sociali, le povertà si affrontano con le forze dell’ordine, stiamo regredendo, dalla democrazia alla barbarie.
Alessandrini e Maragno sindaci delle due principali città della costa Pescara e Montesilvano in pochi mesi si sono resi protagonisti di sgomberi e blitz prima il mercatino della Stazione ora le palazzine di Via Ariosto: non stupiamoci se in questo clima crescono le aggressioni fasciste, omofobe e razziste! Se si adotta il programma di Forza Nuova questo è il risultato. Destra e Pd nascondono la propria incapacità fomentando la guerra tra poveri, per una manciata di voti”.
“Oltre gli atti –continua Di Sante– sono ancor più gravi e vergognose le parole del sindaco Francesco Maragno: “Sapevano da sei mesi di dover lasciare gli immobili, sulla base della mia ordinanza. E’ una problematica loro, che dovranno affrontare. Dovranno trovare una sistemazione. Molti lo hanno già fatto, altri la troveranno. Hanno una fitta rete di contatti”. Più che un sindaco Francesco Maragno è ormai il fantasma di se stesso, si aggira nelle stanze comunali e fa l’equilibrista tra i mal di pancia della sua maggioranza ballerina. L’amministrazione provveda a censurare dai profili social di sindaco e comune le esternazioni e gli insulti palesemente razzisti che affollano i commenti alle immagini dello sgombero e che non fanno onore alla città.
Nessuno nega le problematiche insite nelle palazzine di Via Ariosto, ma davvero crediamo di risolverle con le ruspe e i muscoli? Siamo davvero così ingenui? Oppure è solo un modo per spostare i problemi qualche metro più in là? Preoccupano il degrado e lo spaccio, o l’impellenza degli imprenditori del mattone che hanno goduto oltremodo dei premi di cubatura di valorizzare gli appartamenti vista mare invenduti?
A chi spettava la manutenzione degli immobili e dell’impiantistica? Dove sono stati i proprietari in questi anni? Chi lascia degradare così il proprio patrimonio immobiliare? Le ragioni dello sfratto non riguardano la morosità degli inquilini ma le condizioni strutturali, e le problematiche igienico sanitarie degli immobili, dobbiamo presumere che veniva corrisposto un regolare affitto?
Ci auguriamo –conclude Di Sante– che l’indignazione della cittadinanza democratica e lungimirante accenda una luce nel buio in cui ci trascina chi governa la città e i tifosi dell’odio”.

Il Comitato di quartiere Saline Marina: “forme di accoglienza ed integrazione, vantaggiose anche per una città turistica”

“Il prefetto si è deciso ad attuare lo sgombero del complesso di via Verga-Ariosto. Ma nulla si è fatto di tutto il resto che avevamo chiesto (ufficio stranieri. dialogo con le comunità, politiche di integrazione e reindirizzo…) ” E’ quanto lamenta il Comitato SALINE MARINA che ricorda come  forme diverse per un’accoglienza ed integrazione, vantaggiose anche per una città turistica.
https://m.facebook.com/pg/saline.marina.pp1/photos/?tab=album&album_id=1846216092365411
“Oltre ai carabinieri –conclude il comitato di quartiere– ci vogliono gli operatori sociali, il coinvolgimento del volontariato.  Si rischia di spostare il problema da qui altrove.Staremo a vedere, ma saremo sempre vigil, e propositivi”.


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