venerdì , 29 Marzo 2024

Montesilvhard:  a maggio oltre 11 mila euro di sanzioni frutto del contrasto al fenomeno della prostituzione

Montesilvano – Ammontano a 11.400 euro circa le sanzioni elevate nel mese di maggio dalla Polizia Locale, frutto dell’attività di contrasto al fenomeno della prostituzione.

La sanzione per chi infrange il divieto assoluto stabilito dall’amministrazione è salata e ammonta a 450 euro, il divieto vige su tutto il territorio di Montesilvano ed è rivolto ai conducenti e agli occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, in luoghi come questi è fatto divieto di  contrattare, concordare prestazioni sessuali o trattenersi, anche solo per chiedere informazioni con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento, o le modalità comportamentali, ne manifestino l’intenzione.
309 euro invece è la sanzione per le prostitute.

«Sin dal mese di aprile –  ricorda l’assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi –  abbiamo intensificato l’attività di controllo dei vigili urbani in questo ambito.  Con l’estensione del turno serale grazie al progetto “Antidegrado sicurezza urbana”  la nostra Polizia Locale ha potuto concentrarsi maggiormente sull’azione di contrasto alla prostituzione. L’auspicio è che il sanzionamento possa rappresentare un deterrente nei confronti di chi, purtroppo, continua ad incentivare il fenomeno della prostituzione». Nel solo mese di maggio sono ben 15 i clienti sorpresi e sanzionati e altrettante le prostitute alle quali è stata comminata la sanzione».

NON SOLO SANZIONI, PER LE PROSTITUTE
LA POSSIBILITA’ DI USCIRNE VIENE  OFFERTA
DALLA COMUNITA’ GIOVANNI XXIII

Prosegue anche l’attività di affiancamento e sensibilizzazione condotta dalla Comunità Giovanni XXIII che, per mezzo di una convenzione sottoscritta con il Comune, opera delle uscite settimanali volte a sostenere anche solo spiritualmente le ragazze vittime della schiavitù della prostituzione, illustrando loro una possibilità di uscita da quella non vita per ricostruirne una fatta di legalità e lontana dalle violenze psicologiche e fisiche alle quali sono sottoposte.

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Un commento

  1. Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

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