martedì , 30 Aprile 2024

Francavilla, “Progetto salute”: incontro al MuMi > VIDEO

“L’esigenza di organizzare questo evento parte dal fatto di portare a conoscenza del popolo di Francavilla che una corretta alimentazione ed un sano modo di vivere può migliorare molto la nostra qualità di vita – ha spiegato l’organizzatore Gianluca Bellafante – essendo un esperto del settore, mi occupo di attività fisica, quale migliore occasione di portare il dottor Fiorito qui a Francavilla presso il Museo Michetti che è una location molto ambita e richiesta. È nato questo progetto, Forever Living, oggi siamo un centinaio di persone, è l’inizio di un lungo programma di incontri e spero che le cose andranno bene. L’Italia in Europa è conosciuta con la famosa dieta mediterranea che è importante con il giusto apporto di ingredienti, i carboidrati e i grassi, ed il popolo italiano ha quindi uno stile di vita abbastanza educato. Lo scopo nostro, e specificatamente mio, è quello di portare professionisti in location come questa per far si che le persone vengano educate ad una giusta alimentazione con un giusto connubio con il movimento”.

“Abbiamo cercato di valorizzare al meglio i prodotti della Forever – ha sottolineato lo chef Silvestro Ruggieri – sicuramente è un elemento fondamentale per la salute e anche perché oggi come oggi bisogna stare attenti a quello che si mangia. Oggi andiamo a presentare un orzo con delle verdurine croccanti che abbiamo marinato con l’aloe alla pesca. Questa marinatura è fondamentale per valorizzare al meglio il prodotto”.

“Presento due libri abbastanza diversi tra di loro ma che inizialmente nascono dallo stesso progetto – ha affermato il medico nutrizionista Alberto Fiorito – riportare alla luce un modo di mangiare, di limitarsi e di insegnare l’alimentazione, che sia corretto, antico se vogliamo, seppure moderno, ma soprattutto che insegni a star bene ed i principi di una giusta alimentazione per tutti, ma per i bambini in particolare. L’Italia è vero che è tra i primi posti per il vivere ed il mangiare bene, ma dobbiamo cercare di non farci ingannare da queste notizie un po’ ad effetto perché si vive bene in Italia, abbiamo una certa cultura e tradizione, sappiamo che come mangiamo da noi non si mangia da nessuna parte, ma il tipo e la qualità del cibo, la vera dieta mediterranea, che nasce in Italia anche se viene da un’idea di un americano, forse non esiste più. Pian piano viene sostituita da cibi preconfezionati, solitamente di origini industriale che con i nostri prodotti hanno solo in comune la pubblicità. Fondamentalmente do quattro consigli: sicuramente mangiare di meno perché grazie ad una cultura non nostra e nemmeno delle nostre nonne stiamo mangiando troppo. Poi dobbiamo cercare di mangiare qualcosa il più vicino possibile alla natura, c’è stato uno scrittore che ha scritto di non mangiare nulla che nostra nonna non riconoscerebbe come cibo oppure che l’uomo abbia troppo manipolato. Bisognerebbe rispettare i concetti di stagionalità e conoscenza del territorio, quindi delle persone che ci aiutano. Il terzo punto è ridurre clamorosamente gli alimenti raffinati, ovvero le farine zero e doppio zero che vengono elaborate industrialmente e forse anche coltivate con un eccesso di pesticidi come la cronaca di questi ultimi giorni ci sta facendo vedere. E da ultimo ridurre le proteine animali senza necessariamente esagerare, ma avendo cura di rispettate una semplicissima regola: mangiare carne o pesce o loro derivati soltanto se siamo sicuri che provengano da animali non di allevamento”.

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