giovedì , 25 Aprile 2024

Sanità in Abruzzo, i vertici della Regione si incontrano ad Atri

Tutto pronto ad Atri per l’incontro promosso dal consigliere regionale Luciano

Monticelli per parlare assieme ai vertici della Regione Abruzzo di sanità e, più nello

specifico, del destino dell’ospedale San Liberatore, il cui futuro sembra essere sempre

più incerto dopo la notizia secondo la quale anche il punto nascita del nosocomio della

città ducale sarebbe a rischio chiusura.

All’assemblea pubblica, in programma per sabato 13 settembre alle ore 17.00 presso

l’auditorium Sant’Agostino di corso Adriano, prenderanno parte Luciano D’Alfonso,

presidente della Regione Abruzzo, gli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino

Pepe, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sandro Mariani, l’onorevole

Tommaso Ginoble, Mario Oliveri, consigliere regionale e presidente della

Commissione Sanità, il segretario provinciale del Pd teramano Gabriele Minosse, il

consigliere comunale del Pd di Atri Alfonso Prosperi e Gianni De Galitiis, segretario

del Pd atriano.

“Sarà l’occasione – commenta in merito il promotore dell’iniziativa Monticelli –

per confrontarsi assieme a territorio e cittadini su quali saranno le decisioni e le strade

da intraprendere in merito al futuro del San Liberatore e, più in generale, della sanità

regionale. Purtroppo in questi ultimi anni abbiamo pagato il caro prezzo di una situazione

pesante, che oggi ci troviamo a ereditare dalla politica precedente, ma occorre cercare

delle alternative che consentano di salvare un ospedale importante e strategico com’è

quello della città di Atri”.

Il riferimento è alla chiusura del punto nascita decisa dal Centro Percorso Nascita

regionale, che ha recepito le linee guida del piano Fazio e che si aggiunge in questo

modo al già lungo elenco di smantellamenti e riduzioni che il nosocomio atriano ha dovuto

subire nel corso degli ultimi anni.

“Cercheremo di riparare quanto danneggiato finora – continua Monticelli -. Quella del

punto nascita è l’ennesima penalizzazione determinata dalle responsabilità di chi ci ha

preceduto che, a differenza di quanto fatto per presidi come Sant’Omero, sebbene abbia

investito in tecniche come il ‘parto indolore’ non si è mai adoperato affinché questa realtà

si attivasse seriamente, impedendo al San Liberatore di raggiunge la quota di nascite

necessaria a evitare la chiusura e abbandonando a se stesso un reparto che si è sempre

distinto per eccellenza”.

Da qui la determinazione di Luciano Monticelli che, intenzionato a portare avanti

la sua battaglia per salvare il nosocomio atriano, ha convocato l’assemblea

pubblica del 13 settembre, durante la quale i vertici della Regione Abruzzo potranno

condividere con la cittadinanza quello che sarà il destino della sanità abruzzese.

“E’ un percorso lungo – conclude il consigliere regionale – ma noi amministratori abbiamo

il dovere di risolvere questo problema. Qualche battaglia va pur fatta e noi ce la metteremo

tutta”.

Guarda anche

Verso il 25 aprile: da Anpi e Cgil, a Pescara una serie di eventi per il giorno della Liberazione

Pescara – Anche quest’anno ANPI Pescara e CGIL Pescara, in collaborazione con Radio Città Pescara, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *