martedì , 23 Aprile 2024

Pescara, l’amministrazione comunale sul futuro di Corso Vittorio

Nella serie di proposte per Corso Vittorio Emanuele II vi è stituzione

della “Zona 30 km/h”; ripristinare la percorribilità al traffico ordinario,

ciclopedonale, mezzi di soccorso e TPL sulla corsia lato mare direzione

sud-nord e, solo per i mezzi di soccorso e TPL sulla corsia lato monte

direzione nord-sud; attivazione dei 12 accessi alla zona a traffico limitato.

“Io continuo a pensare – ha sottolineato il sindaco di Pescara, Marco

Alessandrini – che la scelta di chi ci ha preceduto sia stata cieca e penso

che non si possano fare le sperimentazioni alle spalle dei cittadini.
La

nostra iniziativa intrapresa in questo progetto è una zona a 30 km orari.

Prevediamo di riportare la viabilità in entrambi i sensi di marcia per il

trasporto pubblico e privato in direzioni sud-nord.
Tutto questo è frutto

di un lavoro che ci ha tenuti impegnati in questi mesi e l’apertura al

confronto da parte dei soggetti che sono stati coinvolti.
Ringrazio il

vicesindaco Del Vecchio che si è molto speso su questa vicenda che non

riguarda solo Corso Vittorio ma anche la parte ferroviaria.
dobbiamo

lavorare puntando su un anello che crei un collegamento con la stazione

ferroviaria. Qualche giorno fa, davanti al mercato etnico, abbiamo

provveduto alla rimozione di auto ferme da anni per procedere a questa

operazione.
L’intervento è strutturato in diversi step. Tutta questa

zona dovrà fare i conti con la realizzazione del condotto ponte nuovo. Il

traffico è il grande problema di tutte le città italiane, è importante non

ritenere sempre necessario l’uso dell’automobile, questa è una battaglia

culturale prima di tutto, ma bisogna studiare delle alternative riguardanti

il trasporto pubblico”.

E’ stata una scelta operata, come risulta di tutta evidenza, anche in

ragione del nutrito dibattito che ha accompagnato l’esecuzione degli

stessi lavori e si pone l’obiettivo di perseguire e tutelare una molteplicità

di esigenze: a partire da quelle ambientali, a toccare quelle economiche e

sociali collegate.

Infatti, la collocazione dell’asse viario di Corso Vittorio Emanuele II

all’interno di una area vasta compresa tra Via Ferrari ed il Lungomare

Matteotti, che racchiude, da una parte la prevista destinazione a

“parco” dell’area di risulta, con la sua potenzialità di parcheggio verso

il lato monte e dall’altra la ZTL verso il lato mare, che risulta a sua volta

attraversata da un asse importante qual è Via Nicola Fabrizi, con senso

unico direzione nord-sud, non poteva non risentire della sua originaria

funzione e delle legittime aspettative di crescita e sviluppo economico

delle aziende lì presenti, anche assecondando le nuove funzioni

commerciali coniugate ad una nuova e diversa penetrabilità del luogo che

dovesse rendersi più adeguata.

Una decisione complessa, maturata dovendo fare I conti con il nuovo

assetto viario dell’arteria, pensato dalla precedente amministrazione

senza che la “riqualificazione parziale” di Corso Vittorio Emanuele II fosse

preceduta da una visione e da una scelta globali sulla città, operate a

monte dello stesso intervento.

A tutto ciò deve altresì aggiungersi l’obbligo imposto da una sentenza

amministrativa volta ad eliminare la cosiddetta “controstrada”, realizzata

sull’area di risulta in violazione di elementari norme urbanistiche.

Purtroppo, il percorso per la completa attuazione della nuova disciplina

viaria necessita ancora di qualche settimana di tempo per concretizzarsi,

questo per realizzare le necessarie opere di segnaletica stradale

e di rifunzionalizzazione di alcune strade che devono concorrere,

diversamente dalla loro attuale funzione, ad alleggerire il traffico

veicolare cittadino.

In particolare l’intervento è stato calibrato in due distinte azioni:

istituzione “zona 30” su Corso Vittorio Emanuele II, per promuovere

l’accessibilità alle aree centrali intesa nella sua multimodalità (auto,

bus, ciclabilità, pedonabilità); per il contenimento dei flussi di

attraversamento; per l’implementazione delle infrastrutture atte a

migliorare la visibilità della separazione della sede carrabile da quella

pedonale; per il rifacimento della nuova segnaletica sia su Corso Vittorio

Emanuele II sia sulle strade limitrofe con inversione dei sensi di marcia (in

aderenza al progetto di controllo della Ztl con telecamere), realizzazione

di stalli per parcheggi, carico e scarico, ecc., allo scopo di ricondurle

alla situazione quo ante operam.
Realizzazione di opere finalizzate a

sospendere il transito ordinario sulla c.d. “controstrada” sulle aree di

risulta ed all’adeguamento infrastrutturale della strada adiacente la

stazione ferroviaria Via Bassani – Pavoni, Via Ferrari, imbocco di Via del

Circuito, via Alcide De Gasperi e via Michelangelo.

A conclusione di queste fasi e con la sospensione del transito ordinario

sulla c.d. “controstrada” sulle aree di risulta che comporterà anche

l’immediata eliminazione della rotatoria all’incrocio con Via Teramo,

autentico baluardo di traffico confliggente, saranno recuperati all’uso

della collettività ed alla gestione della soc. Pescara Parcheggi 126 stalli.

Anche i costi di questi interventi assumono una particolare importanza

poiché nulla era stato previsto nel progetto originario di riqualificazione di

Corso Vittorio Emanuele II ed è stato necessario, quindi, reperire altrove

quanto di necessità.

L’importo complessivo del primo step è stato stimato in €. 43.920,00.

Step che sarà attivato immediatamente dopo la scelta del contraente cui

affidare l’esecuzione dei lavori. L’importo complessivo del secondo step è

stato stimato in €. 67.205,19. Step che sarà attivato dopo la realizzazione

di tutte le opere del primo step e dopo l’esecutività degli atti per la scelta

del contraente cui affidare l’esecuzione dei lavori.

La contestuale messa in esercizio dei 12 impianti per la rilevazione degli

accessi alla ZTL – Zona a Traffico Limitato – secondo le prescrizioni e

raccomandazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e

con una sperimentazione di almeno 30 giorni ci consentirà di valutare

compiutamente la loro funzionalità ed intervenire per eventuali correttivi.

Saranno in corrispondenza dei varchi di: via G. Mazzini ang. Viale R.

Margherita, via Piave ang. Viale R. Margherita, via Trento ang. Via N.

Fabrizi, via Umbria ang. Via Trieste, via Firenze ang. Via Trieste, via Milano

ang. Via Emilia, via G. Mazzini ang. Cia C. Poerio, via Roma ang. Via N.

Fabrizi, via Roma ang. corso V. Emanuele II, corso Umberto I ang. Corso V.

Emanuele II, via Piave ang. Corso V. Emanuele II, via G. Mazzini ang. Corso

V. Emanuele II.

Correttivi ed implementazioni che già allo stato attuale risultano essere

stati individuati proprio su Corso Vittorio Emanuele II ang. Piazza della

Repubblica e all’angolo con via Roma.

La vicenda Corso Vittorio Emanuele II rappresenta per la nostra

amministrazione un atto necessitato e non corroborato da una

pianificazione generale che meglio avrebbe dovuto esaminare, valutare e

proporre soluzioni per una mobilità sostenibile che si modifica e si adegua

alle nuove esigenze di vita della nostra comunità, anche in relazione ad

altre scelte infrastrutturali, vedasi Ponte Nuovo, che determineranno da

sole mutamenti di vita che oggi vengono, diversamente, imposte senza

oggettivi e partecipati strumenti pianificatori.

Le parole d’ordine (forse meglio in disordine) riqualificazione,

semipedonalizzazione, pedonalizzazione che nei mesi scorsi la classe

politica all’epoca vigente ha utilizzato, sono apparse solo come formulette

astratte che non assumono nessun valore o significato se non inserite in

un processo decisionale in cui siano certe e definibili le direttrici iniziali e

finali e, soprattutto, le conseguenze per la comunità.

“La giunta ha deliberato l’indirizzo della struttura – ha detto il vicesindaco

di Pescara, Enzo Del Vecchio – il progetto prevede una serie di interventi

riguardanti la sicurezza: la segnaletica ed il passo carrabile di tutto il

transito. Si deve ristrutturare il tutto perché vanno inserite le telecamere.

Andranno inserite delle piccole ringhiere come protezione. Il tutto ha un

costo di 43 mila euro. Già da ieri le aziende stanno fornendo il materiale

e tra un mese la strada sarà riaperta al traffico. Questa è una situazione

venuta fuori dal fatto che prima non c‘era un’indicazione. In questa strada

si potrebbe decidere anche di chiudere nel fine settimana, ma questo lo

stabiliremo con tutte le associazioni.
L’eliminazione della rotatoria di via

Teramo è l’aspetto degradante sotto il profilo veicolare. Alla realizzazione

di questa nuova viabilità verranno fuori 126 posti auto. In ogni modo

prima di Natale pensiamo di riconsegnare il tutto alla città.
È un

intervento complesso, per questo motivo ci siamo impegnati per qualche

mese. Avere l’unanimità sarebbe stato impossibile, ma è un primo passo

verso la ristrutturazione della mobilità cittadina.
È un compito complesso,

ampio, ma lo porteremo avanti. Il terzo step riguarda il Terminal Bus

che è terra di nessuno, prevederemo accesso con telecamere in vi

Michelangelo e verrà previsto il divieto dall’altra parte. In quel caso

riconsegniamo 40 posti a Pescara Parcheggi. Lavoriamo su temi complessi

che non interessano solo Corso Vittorio Emanuele.
La planimetria è stata

approvata dal Ministero delle Infrastrutture e non può essere modificata.

Nel progetto di Corso Vittorio non era prevista la segnaletica, abbiamo

dovuto raschiare i barili per trovare le risorse economiche. Dobbiamo fare

ciò che è utile alla collettività”.

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