martedì , 16 Aprile 2024

“Les Enfants Rouges” e Shakespeare al teatro comunale di Atri

L’Associazione culturale “Les Enfants Rouges” nasce ad Atri (TE) nel Luglio 2013, per volontà di Angelica Di Pancrazio, Annarita De Felicibus, Giampiero Margiovanni, Nicole Giuliani, Norma Di Felice, Olga Merlini e Veronica Petraccia, alla fine di un percorso laboratoriale iniziato quattro anni prima. Nell’ambito di questo laboratorio i futuri componenti dell’associazione hanno lavorato a vari spettacoli: “La cantatrice calva” di E. Jonesco, “Il povero Piero”, commedia dell’assurdo di A. Campanile replicata nel Dicembre 2011 con il patrocinio del TSA, “Trappola per topi”, giallo di A. Christie e “Patria”. L’Associazione si fa conoscere il 1 settembre 2013 con l’iniziativa “Ombrellatri”. Manifestazione creativa e satirica volta a dar libero sfogo alla creatività racchiusa in ognuno di noi. La cittadinanza ha partecipato calorosamente ed attivamente, esibendo in piazza coloratissimi ombrelli arricchiti con messaggi di critica e poesia, per poi snodarsi in un corteo catartico verso la libertà di pensiero. In occasione della tradizionale “Notte dei Faugni” 2013 l’Associazione culturale, in collaborazione con “La Meccanica delle Tende”, si cimenta nello studio del “Prometeo Incatenato” portandolo in scena nella suggestiva cornice delle ex Scuderie Ducali. Il 20 Dicembre 2013 l’Associazione fa il suo debutto a teatro, portando in scena, nel magnifico palcoscenico del Teatro Comunale di Atri, la commedia noir “Arsenico e vecchi merletti” di J. Kesselring. Nell’estate 2014 l’Associazione collabora con l’Oasi WWF Calanchi di Atri ideando lo spettacolo itinerante “Verderame”. Scritto, diretto e interpretato da “Les Enfants Rouges” e “La Meccanica delle Tende”. Nell’Agosto 2014 l’Associazione organizza la II edizione di “Ombrellatri”, riscuotendo notevole successo. Il nome dell’associazione prende spunto dal nome di un antico orfanotrofio di Parigi che vestiva di rosso i suoi piccoli e sfortunati ospiti in segno di carità. Nella percezione di appartenere ad una generazione orfana della madre cultura desideriamo cercarla in noi e trasmetterla, tramite il teatro che consideriamo la più alta espressione della letteratura, della storia, della società e della creatività, ad ogni “orfano” che sia pronto ad accoglierla. Crediamo in un teatro che non sia solo “rappresentazione” ma anche forma di partecipazione, collaborazione e solidarietà. Convinti che l’essenza del teatro non risieda nello spettacolo teatrale ma in un percorso di crescita umana e intellettiva che conduca ad una sempre nuova consapevolezza di sé. Les Enfants Rouges

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