venerdì , 19 Aprile 2024

Il Gruppo RicostruiAmo Campli esprime perplessità sui lavori alla palestra “Nino Di Annunzio”

Campli – La nuova palestra “Nino Di Annunzio” è ancora un cantiere a cielo aperto. Simbolo del basket camplese e luogo di sfide memorabili, oggi la nuova struttura stenta ad essere completata, e molti sono i dubbi sulla sua reale funzionalità. A sollevarli è il Gruppo consiliare  RicostruiAmo Campli con Maurizio Di Stefano, Simone Iampieri, Alessia Di Giovanni e Davide Cordoni

«Se nella vecchia palestra era considerato “normale” intravedere delle infiltrazioni in caso di forti piogge, –spiegano i consiglieri –lascia senza parole scoprire che la nuova struttura è già soggetta ad allagamenti.
Dopo anni di inutilizzo, nel 2015 sono stati affidati gli incarichi tecnici e nel 2018 è stato approvato il progetto esecutivo. Tuttavia, dopo cinque anni di varianti ed interruzioni dei lavori, l’involucro della palestra è stato completato con la parvenza di un capannone industriale che nulla ricorda di una struttura sportiva.
Ma, aldilà dell’aspetto estetico, il vero problema è la funzionalità della struttura, messa da subito in dubbio poiché una porzione è stata realizzata al di sotto della superficie del piano stradale. Anche la porta d’ingresso e l’entrata laterale della palestra si trovano al di sotto del livello della strada, rendendo la struttura vulnerabile in caso di pioggia.»

Nel frattempo come riferiscono i componenti di “RicostruiAmo Campli” i lavori sono stati interrotti e i tecnici sono stati sostituiti. È stato infatti necessario scavare intorno alla struttura per portarla allo stesso livello del cortile esterno.

«Attualmente, i lavori di variante sono ripresi e la situazione è quella che risulta dalla foto. Tuttavia, sorge la domanda se si sarebbe potuto intervenire prima di realizzare l’opera e chi si assumerà la responsabilità e le spese aggiuntive per gli altri lavori che si sono resi necessari.
Come minoranza, chiediamo spiegazioni al Sindaco e all’assessore ai lavori pubblici, perchè riteniamo che sia necessario stabilire la responsabilità in questa vicenda, i cui costi rischiano di essere pagati interamente dai camplesi.» Concludono i consiglieri comunali del Gruppo RicostruiAmo Campli.

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