venerdì , 29 Marzo 2024

Lettera al sindaco e assessori per ripristino borse di studio

Teodoro e Pignoli poi aggiungono: “Si tratta di una pratica vigente in

questo Comune fino a qualche anno fa. Negli anni passati, quando il

Comune di Pescara è stato amministrato dalla coalizione del centrodestra

e dopo che la Regione ha inspiegabilmente tolto dai capitoli di bilancio i

fondi destinati a questa finalità, ci siamo sempre battuti perché questa

pratica fosse ripristinata.
Le borse di cui si tratta non sono altro che un

contributo alle famiglie con basso reddito per l’acquisto di cancelleria e

materiale didattico, perché possano essere aiutate e sostenute, anche in

minima parte, nel seguire i propri figli nella scuola di primo e secondo

grado.
Il fondo della Regione stabiliva un tetto massimo che per il

Comune di Pescara era pari a circa 300 euro per le scuole superiori. Le

cifre erano differenti a seconda della scuola di riferimento e delle spese

relative per ogni grado di istruzione.
Sarebbe opportuno, specie in questo

momento di difficoltà per le famiglie che l’Amministrazione si attivasse

per riattivare il possibile, per dare un segnale di presenza e importanza

dell’argomento, peraltro rappresentato dai buoni libro che il Comune

riconosce per i bambini della scuola primaria. Finché le borse erano attive

le domande che arrivavano erano migliaia. Oggi è tornata la richiesta

perché le famiglie non ce la fanno più con le sole forze a sostenere il peso

della crisi e dell’incertezza in cui viviamo.
Siamo sicuri che un passo in

questa direzione aiuterà ad accorciare le distanze fra Pubblica

amministrazione e cittadini e restiamo in fiduciosa attesa di un riscontro”.

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