venerdì , 29 Marzo 2024

Da PD e SEL una mozione per prolungare la linea ferroviaria adriatica

“Nel documento, tra le premesse, si fa riferimento “alla creazione di un nuovo strumento per finanziare

le infrastrutture prioritarie per l’Unione europea in diversi settori, tra i quali quello dei trasporti” Questo

strumento, annunciato dalla Commissione europea nella programmazione finanziaria pluriennale per il

periodo 2014-2020 , denominato «Meccanismo per collegare l’Europa» avrà una dotazione di 50miliardi

di Euro per il 2014-20, 10 miliardi dei quali destinati alle infrastrutture insistenti nell’ambito del fondo

di coesione”.

Questa proposta – spiegano i Parlamentari del PD Maria Amato e Toni Castricone – è orientata alla

realizzazione di un unico spazio europeo dei trasporti includente infrastrutture ferroviarie, marittime ,

aeree e viarie di tutti gli stati membri.
La realizzazione di tale progetto volge al miglioramento della

libera circolazione di merci servizi e persone, favorendo coesione economica sociale e territoriale”

“ La dorsale adriatica – continua – risulta carente di un’adeguata infrastrutturazione che supporti la

linea ad alta velocità e capacità, diversamente da altre regioni, soprattutto del Nord, servite, invece, da

collegamenti ferroviari veloci ed efficienti, e in previsione della definizione ultima della Macroregione

Adriatico Ionico , la mobilità su ferro risulta essenziale non solo per garantire un servizio ai passeggeri

e un celere trasporto di merci, ma soprattutto quale strumento di coesione territoriale crescita e

competitività”.

Quindi “ abbiamo ritenuto opportuno, in sinergia con gli obiettivi regionali dell’Abruzzo, – concludono

Amato e Castricone – di impegnare il Governo ad assumere ogni iniziativa in sede europea per

promuovere il prolungamento del corridoio baltico-adriatico lungo la direttrice Ancona-Pescara-Bari-
Taranto-Lecce, che costituisce un elemento strategico tra i diversi poli produttivi e le aree portuali

dell’Adriatico, capace di rendere l’Italia il baricentro dei traffici commerciali tra l’oriente e l’occidente,

nonché fra i Paesi del Nord Europa e le nuove economie che si affacciano sul Mediterraneo.

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