venerdì , 19 Aprile 2024

Gioco d’azzardo patologico, proseguono la prevenzione da Comune e associazioni

“Una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno in questione è partita sette mesi fa con il progetto ‘E se il gioco non dura poco’, approvato dall’Amministrazione comunale con una delibera di Giunta e promosso dall’Associazione Collegamenti – ha sottolineato l’Assessore alle Politiche Sociali Enio Rosini. Informare in maniera adeguata è il primo passo per evitare l’insorgere del problema”.

“Spoltore è quindi uno dei primi comuni d’Abruzzo ad aver avviato delle mirate azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico – ha aggiunto il Sindaco Luciano Di Lorito. Oltre al sito internet, è stato aperto un centro di ascolto in Via Dietro Le Mura e, secondo il bilancio dei primi mesi di attività stilato a luglio, cominciano ad aumentare sempre di più le persone che vi accedono per chiedere informazioni e sostegno”.

E se gli interventi effettuati finora sono stati rivolti principalmente alle famiglie e ai ragazzi, adesso è giunto il momento di avere un contatto diretto con gli esercenti del territorio comunale. “Entro la fine di settembre organizzeremo due incontri in Comune, uno aperto ai genitori dei minori che hanno un età compresa tra gli 11 e i 17 anni e l’altro con i titolari dei vari esercizi commerciali, per verificare la loro disponibilità a rinunciare ai proventi delle slot – ha annunciato il Dott. Antonio Maccarone, Presidente dell’Associazione ‘Collegamenti’.
A breve verrà, inoltre, presentato il video ‘Stop the game’, realizzato dagli studenti della scuola media ‘Dante Alighieri’ di Spoltore. Nel mese di ottobre, invece, si svolgerà un convegno sulla dipendenza da gioco, che vedrà la partecipazione di esperti. Sarà un’ottima occasione per approfondire meglio i vari aspetti di tale problematica”.

“Abbiamo creduto fermamente in questo progetto e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti finora – ha affermato la consigliera con delega alla Sanità Nada Di Giandomenico. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, perché il fenomeno è sempre più diffuso e non è così facile far capire alle persone le gravi conseguenze di tale dipendenza. È necessario sensibilizzare anche gli esercenti di videopoker, lotterie e scommesse”.

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