giovedì , 25 Aprile 2024

Slow Wine 2015 il meglio dell’enologia abruzzese secondo Slow Food

Alla presentazione, organizzata da Slow Food Abruzzo – Molise con il sostegno

del Comune di Sulmona e della Regione Abruzzo, parteciperanno il curatore della guida

Fabio Giavedoni, il direttore di Slow Food Editore Marco Bolasco, il coordinatore

regionale della guida per Abruzzo e Molise Davide Acerra, il presidente di Slow Food

Abruzzo e Molise Eliodoro D’Orazio, l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe, il

sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli.

Al termine della presentazione della guida, si terrà la degustazione dei vini che hanno

ottenuto importanti riconoscimenti nella guida, come, i Vini Slow, i Grandi Vini e i Vini

Quotidiani o di quelli appartenenti alle cantine che hanno ottenuto la Chiocciola, la Bottiglia

o la Moneta. Riconoscimenti che prendono in considerazione non solo i vini degustati, ma

anche il lavoro in vigna. Perché Slow Wine non è semplicemente una guida, ma è anche

un progetto di forte valorizzazione dei territori italiani e del mestiere di vigneron.

Slow Wine vuole offrire una chiave di lettura differente del panorama vinicolo nazionale

dedicando maggiore attenzione all’insieme dei tanti elementi che compongono una cantina

e un vino invece di concentrarsi unicamente sul prodotto finito. Slow Wine fin dall’inizio

ha abbandonato il metodo di giudizio a punteggi, troppo limitante per poter raccontare le

aziende presenti in guida. Si spiega così la scelta di inserire in ogni recensione il racconto

degli sforzi agronomici compiuti dall’azienda presa in oggetto: un insieme di informazioni

che ne descrivesse le vigne, i vitigni piantati, i vini e la filosofia che accompagna il lavoro

dei viticoltori.

“In un epoca storica ed economica come quella che sta vivendo l’Italia, l’Abruzzo del

vino sta rispondendo con una vitalità e una forza inaspettata”, spiega il coordinatore

regionale della guida per Abruzzo e Molise Davide Acerra, “Merito in parte del ricambio

generazionale che ha interesato tante aziende e in parte delle nuove leve dell’enologia

regionale che hanno deciso di puntare con decisione sul proprio territorio con un

approccio diverso rispetto ai loro genitori, anche in relazione al mercato.
Durante i

mesi trascorsi visitando le aziende è stata poi riscontrata la crescente attenzione a una

maggiore sostenibilità agricola. Sono in crescita, infatti, le cantine che hanno intrapreso

la conversione al biologico, considerando tale metodo di conduzione agronomica il

modo migliore per gestire le vigne. Una svolta che si evidenzia anche con l’affermarsi

di una nuova schiera di vini, a cominciare dai Montepulciano d’Abruzzo.
Dopo anni di

concentrazioni, lunghi affinamenti in legno e alte gradazioni, il montepulciano torna ad

interpretazioni più varietali, in cui il frutto e la scorrevolezza la fanno da padroni.
Tra i

bianchi, arrivano conferme dal Trebbiano d’Abruzzo che ancora una volta ha dimostrato

che quando si pone grande attenzione nei vigneti e nella selezione delle uve e si usa

una mano poco interventista in cantina è in grado di regalare prodotti destinati a grandi

evoluzioni. Una bella prova, invece, è stata quella dei pecorini edizione 2013, una batteria

di vini fragranti, succosi e di bella personalità. Bella annata anche per il Cerasuolo

d’Abruzzo, che continua a stupire per freschezza, struttura e complessità”.

“Il vino in tutte le sue sfumature e tipicità dei territori abruzzesi”, sottolinea il presidente di

Slow Food Abruzzo – Molise Eliodoro D’Orazio, “rappresenta la punta di diamante della

nostra produzione agroalimentare, i tratti identitari della nostra storia produttiva, ma anche

sociale e culturale. Ecco perché Slow Wine è un appuntamento importante che vuole

raccontare la nostra cultura agricola, le tradizioni del mondo vitivinicolo che insieme danno

vita alla qualità delle nostre etichette”.

Per raccontare ogni singola azienda recensita nella sua interezza, sono stati adottati

tre simboli per altrettante possibili chiavi di lettura.
La Chiocciola (emblema di Slow

Food), come simbolo assegnato a una cantina che ci piace in modo speciale per come

interpreta valori (organolettici, territoriali, ambientali e identitari) in sintonia con Slow

Food; la Bottiglia, simbolo assegnato a quell’azienda che ha espresso un’ottima qualità

media per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni; infine la Moneta, simbolo

assegnato a quell’azienda che ha espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo

per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni.
Le stesse tre categorie sono poi

state applicate anche ai vini. Vini Slow: bottiglie che, oltre a una qualità organolettica

eccellente, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e

ambiente. Grandi Vini: le migliori bottiglie sotto il profilo organolettico. Vini Quotidiani:

bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra la qualità e il

prezzo.

Nella quinta edizione di Slow Wine sono recensite 1909 cantine grazie all’opera di più

di 244 collaboratori che hanno percorso in lungo e in largo la penisola per osservare di

persona le aziende prima di procedere a darne un giudizio, valutando le cantine nel loro

complesso e assegnando così i giusti riconoscimenti.

Slow Wine 2015 ha selezionato in Abruzzo e in Molise 63 aziende vinicole, di cui 6

hanno ottenuto la chiocciola, Valentini, Cataldi Madonna, Emidio Pepe, Torre dei Beati,

Praesidium e Valle Reale. La parte del leone la fa ovviamente il Montepulciano d’Abruzzo

anche se si confermano su ottimi livelli i vini provenienti dai vitigni autoctoni a bacca

bianca. Anche il Molise evidenzia un netto progresso con nuove aziende che affiancano i

produttori più noti e con la tintilia che ha le carte in regola per diventare un grande rosso

nel panorama nazionale.

Accanto al vino, inoltre, sarà possibile degustare un aperitivo preparato da Coselp.

Di seguito i vini che hanno ottenuto uno dei tre riconoscimenti:

– Vini Slow: Montepulciano d’Abruzzo 2011 Emidio Pepe, Montepulciano d’Abruzzo

Anfora 2013 Cirelli, Montepulciano d’Abruzzo Malandrino 2012 Cataldi Madonna,

Montepulciano d’Abruzzo Ris. 2009 Praesidium, Trebbiano d’Abruzzo 2012 Valentini,

Trebbiano d’Abruzzo Vigna di Capestrano 2012 Valle Reale, Trebbiano d’Abruzzo Bianchi

Grilli 2012 Torre dei Beati, Tintilia del Molise Macchiarossa 2011 Cantine Cipressi.

– Grandi Vini: Montepulciano d’Abruzzo Coll. Teramane Ris. Zanna 2010 Illuminati,

Montepulciano d’Abruzzo Spelt 2010 La Valentina, Trebbiano d’Abruzzo C’Incanta 2011

Cantina Tollo, Trebbiano d’Abruzzo Vignaquadra 2011 Collefrisio.

– Vini Quotidiani: Abruzzo Pecorino 2013 Costantini, Abruzzo Pecorino 2013 Tenuta I

Fauri, Abruzzo Pecorino Giocheremo con i Fiori 2013 Torre dei Beati, Pecorino Yamada

2013 Zaccagnini, Cerasuolo d’Abruzzo 2013 Contesa, Cerasuolo d’Abruzzo 2013 Cataldi

Madonna, Abruzzo Cococciola Sup. Aer 2013 Citra, Cococciola Costa del Mulino 2013

Cantina Fretana, Trebbiano d’Abruzzo Notari 2013 Nicodemi, Trebbiano d’Abruzzo

2013 Terraviva, Montepulciano d’Abruzzo 2013 Valori, Montepulciano d’Abruzzo 2010

Angelucci, Montepulciano d’Abruzzo 2012 Tiberio, Montepulciano d’Abruzzo Riparosso

2013 Illuminati, Solo Rosso 2012 Terraviva, Tullum Bianco 2013 Feudo Antico, L’Indovino

Bianco 2013 Cantine Salvatore.

Chiocciole: Valentini, Cataldi Madonna, Emidio Pepe, Torre dei Beati, Praesidium e Valle

Reale

Bottiglie: Cirelli, Contesa, Illuminati, La Valentina, Nicodemi, Masciarelli, Feudo Antico,

Monete: Angelucci, Collefrisio, Cantina Frentana, Tenuta Terraviva, Italo Pietrantonj,

Costantini, Tiberio, Tenuta I Fauri, Citra, Cantine Salvatore

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