sabato , 20 Aprile 2024
San Giovanni Teatino : L'amministrazione di San Giovanni Teatino ritorna sulla questione del passaggio delle reti idriche all'ACA. “E' comprensibile che l'improvviso aumento delle bollette abbia messo in difficoltà tante famiglie e attività commerciali” spiega il sindaco Luciano Marinucci “per questo abbiamo chiesto all'amministratore unico di Aca di incontrare i nostri cittadini al fine di studiare assieme delle soluzioni che possano agevolare i pagamenti, ed evitare errori nella bollettazione”.

L’amministrazione di San Giovanni Teatino sul passaggio delle reti idriche

Giovedì pomeriggio, 13 novembre 2014 alle ore 18, è infatti in programma un incontro tra i cittadini e l’amministratore unico di Aca Enzo Di Baldassarre, nella Sala Consiliare.

“E’ importante chiarire che il passaggio era un obbligo di legge” precisa il sindaco.
“A dirlo non sono solo io e tutta la maggioranza, ma anche la minoranza: spero che questo possa aiutare i cittadini ad accettare questo passaggio con tutte le sue conseguenze”.
Il passaggio ad Aca è stato votato dalla maggioranza compatta (compresi Paolo Cacciagrano e Mirella Federico, oggi critici verso l’amministrazione Marinucci). Il movimento “Insieme liberi e partecipi”, in Consiglio Comunale, al momento della presa d’atto del passaggio del servizio idrico e fognario al gestore unico, cioè ACA, si è astenuto.
“Credo che questa decisione” spiegò il capogruppo Ezio Chiacchiaretta “non sia altro che una conseguenza di quelle che sono delle norme sovraordinate, che ci impongono il passaggio delle reti a chi oggi gestisce per conto degli Ambiti, quindi della Regione, le reti attualmente in essere”.
Sempre al momento del voto ha aggiunto: “noi su questa decisione non credo che possiamo interferire più di tanto per cui il nostro sarà un voto di astensione” ma “è un atto che il Consiglio assume più o meno all’unanimità”.

“Consapevoli del fatto che il contratto di gestione precedente, con Enel Rete Gas, era in perdita per l’azienda privata e dunque a favore dei cittadini” prosegue il sindaco Marinucci “abbiamo cercato in tutti i modi di ritardare il passaggio al nuovo gestore, e più in generale l’adozione delle nuove tariffe che nei comuni vicini (Pescara, Spoltore, ecc.) sono in vigore da molti anni.
Già nel 2011 l’Enel ci aveva chiesto di adeguare le tariffe, e noi ci siamo opposti perché le norme ce lo consentivano: purtroppo dopo il referendum sull’acqua del 2011 (che ha chiesto di affidare a gestori pubblici i servizi idrici) e le conseguenti normative regionali non potevamo in alcun modo rimandare oltre questo passaggio anche perché diffidati dalla Regione”.

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Verso il 25 aprile: da Anpi e Cgil, a Pescara una serie di eventi per il giorno della Liberazione

Pescara – Anche quest’anno ANPI Pescara e CGIL Pescara, in collaborazione con Radio Città Pescara, …

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Giovedì pomeriggio, 13 novembre 2014 alle ore 18, è infatti in programma un incontro tra i cittadini e l’amministratore unico di Aca Enzo Di Baldassarre, nella Sala Consiliare.

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“Credo che questa decisione” spiegò il capogruppo Ezio Chiacchiaretta “non sia altro che una conseguenza di quelle che sono delle norme sovraordinate, che ci impongono il passaggio delle reti a chi oggi gestisce per conto degli Ambiti, quindi della Regione, le reti attualmente in essere”.
Sempre al momento del voto ha aggiunto: “noi su questa decisione non credo che possiamo interferire più di tanto per cui il nostro sarà un voto di astensione” ma “è un atto che il Consiglio assume più o meno all’unanimità”.

“Consapevoli del fatto che il contratto di gestione precedente, con Enel Rete Gas, era in perdita per l’azienda privata e dunque a favore dei cittadini” prosegue il sindaco Marinucci “abbiamo cercato in tutti i modi di ritardare il passaggio al nuovo gestore, e più in generale l’adozione delle nuove tariffe che nei comuni vicini (Pescara, Spoltore, ecc.) sono in vigore da molti anni.
Già nel 2011 l’Enel ci aveva chiesto di adeguare le tariffe, e noi ci siamo opposti perché le norme ce lo consentivano: purtroppo dopo il referendum sull’acqua del 2011 (che ha chiesto di affidare a gestori pubblici i servizi idrici) e le conseguenti normative regionali non potevamo in alcun modo rimandare oltre questo passaggio anche perché diffidati dalla Regione”.

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