mercoledì , 24 Aprile 2024

Phileas, dopo il fallimento i Comitati invitano alla risoluzione del contratto

Scrivono in una nota congiunta WWF-Carrozzine Determinate-Comitati No Filovia
“APTS-Phileas: Non è fallita solo un’azienda ma è fallito il brevetto del “sistema di guida magnetica vincolata “ che ha vinto la gara nel 2006.
L’unica soluzione possibile è la risoluzione del contratto e la richiesta da parte della Regione di danni con ripristino dello stato dei luoghi
Circa le ultime dichiarazioni del presidente Russo, che paventa dubbi sulla notizia del fallimento della società APTS (azienda fornitrice del Phileas), lo rassicuriamo sulla fondatezza della notizia. Con una ricerca in internet, abbiamo trovato il sito contenente i dossier dei fallimenti registrati in Olanda. L’APTS è fallita il 25 novembre 2014 (pratica n. 17105303)”.

“Con il fallimento dell’APTS – continua la nota – fallisce contestualmente il brevetto della “
guida magnetica vincolata, caratteristica fondamentale del capitolato d’appalto che ha permesso, nel luglio 2006, all’ATI vincitrice (di cui è capofila mandataria la Balfour Beatty Rail), di aggiudicarsi la gara concorso a rilevanza europea, surclassando nel punteggio i veicoli (pur innovativi) offerti delle due ditte concorrenti.
Nell’oggetto sociale dell’APTS figura, come attività principale, la “ricerca e lo sviluppo “ non la produzione di autobus.
Non è fallita solo un’azienda, bensì anche il brevetto del sistema di guida “innovativo”, prerogativa fondamentale del Phileas!”.

I comitati tornano a chiedere la sospensione immediata dei lavori e contestualmente auspichiamo che la Regione Abruzzo, in autotutela, pretenda la risoluzione del contratto di fornitura (stipulato nel maggio 2007), con richiesta di danni e conseguente ripristino dello stato dei luoghi. “É l’unica maniera – scrivono – per salvaguardare davvero l’interesse della collettività e rimediare a una serie di errori commessi dalla politica (bipartisan) e dalle dubbie condotte degli organi regionali su quest’appalto controverso”.

A ciò si aggiunge anche il commento della segretaria del PD di Montesilvano Romina Di Costanzo che già ad ottobre aveva chiesto all’amministrazione di valutare un’interruzione dei lavori per rivedere l’adeguatezza del mezzo quale soluzione ottimale di TPL sul tracciato, trattandosi di un mezzo obsoleto.
http://www.hgnews.it/articoli/read/id/6074/Filovia-PD-Montesilvano-I-lavori-saranno-conclusi-prima-dello-screening-.html

Alla luce della recente chiusura dei battenti della società APTS di Helmond (Olanda), capogruppo dell’associazione temporanea d’impresa che si è aggiudicata la fornitura del mezzo del sistema e che ha sospeso le sue attività per problematiche societarie interne, scrive Di Costanzo:
“Questa vicenda è un triste esempio di come in Italia vengono presentate progettualità di rilevanza strategica, senza un’adeguata analisi costi-benefici dell’intervento per la collettività, in deroga alle norme ambientali di valutazione delle opere per gli impatti generati, per le alternative di progetto e per gli interventi di compensazione e mitigazione”.
“Andarsi ad arenare in sistemi propagandati come innovativi, ma che non abbiano superato lo stadio prototipico – come d’altronde sottolinea uno dei massimi esperti di mobilità in Italia e all’estero, l’ing. Alei – è, quanto meno, un certo numero di anni di prove e adeguamenti sul campo in condizioni di reale esercizio, non eÌ€ sensato né corretto nei riguardi dell’impegno di risorse pubbliche e di benefici per la collettivitaÌ€”.

Citando Alei, Di Costanzo ricorda “La lunga casistica di esperimenti non andati a buon fine ne eÌ€ la riprova tangibile. Finché il sistema di guida del Phileas eÌ€ stato testato in ambienti controllati e semplici da gestire le cose sono andate abbastanza bene, ma come si eÌ€ estesa l’applicazione all’ambiente stradale urbano i problemi di taratura si sono rivelati quasi insormontabili”.
”Anche nel primo incontro informale sulla mobilità, promosso dal PD locale era emersa la necessità di rivalutare questa tecnologia con altre piuÌ€ mature e consolidate (filobus, tram o anche il tanto vituperato bus), per evitare grossolani errori di valutazione, pagati con costi altissimi, non solo in denaro, non piuÌ€ sostenibili dalla collettività”.

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