“Una svolta? Lo spero – ha detto il coach del Delfino – è quello che più
volte ho detto, è che l’atteggiamento fa spesso la differenza. Sotto questo
punto di vista sono ottimista, una crescita personale e professionale su
cui dobbiamo lavorare.
Noi dobbiamo avere la consapevolezza di andare
in campo e dare tutto. Poi il calcio è legato ad episodi, ma penso che
anche gli episodi fortunati sono legati a come si interpretano le partite.
Le partite prima di quegli episodi le si perdono nella testa.
Io non ho
mai rivincite o vittorie personali, un allenatore deve avere equilibrio e
trasmetterlo alla squadra.
Ci si deve attenere a delle cose che danno
risposte immediate sul campo. I ragazzi hanno reagito alla sconfitta
di Latina, c’era stata una sconfitta nell’atteggiamento e la squadra ha
reagito nel modo in cui mi aspettavo. Spesso si perdono delle energie
che non vengono recuperate, quindi bisogna essere sempre concentrati
e non buttare via niente.
Domenica nello spogliatoio ho dato l’input
alla squadra, credo che si possa sopperire all’inferiorità numerica se la
squadra rimane compatta ed equilibrata, c’era una squadra che voleva un
risultato importante davanti al proprio pubblico ed una squadra che ha un
organico importante. L’atteggiamento mentale e l’atteggiamento tattico
sono due cose che vanno di pari passo, l’una incentiva l’altraâ€.
Poi un pensiero alla gara del prossimo sabato con la Virtus Entella:
“Adesso ci dobbiamo preparare bene per una partita difficile ed iniziamo
un percorso in cui affrontiamo tre partite in sei giorni.
Tutte le partite
sono importanti e decisive, ora abbiamo delle partite in casa ravvicinate
e possono tracciare una strada non decisiva ma importante, quindi
adesso possiamo andare sul campo a fare bene anche con una ritrovata
fiducia.
Nel campionato di serie B non ci sono partite facili, prima di
guardare l’avversario dobbiamo guardare noi, quindi è importante quello
che possiamo fare. Dobbiamo andare a fare una partita coraggiosa e
vigorosaâ€.
Il tecnico di Firenze si è espresso sul gran gol di Sansovini allo scadere (il
sindaco era partito dalla panchina): “È un grande giocatore, fino all’ultimo
sono stato indeciso se schierarlo o meno perché è un giocatore che da
un momento all’altro può fare gol. Devo fare i complimenti a tutti e tre
i giocatori subentrati ed importante è il senso di appartenenza. Marco
con il suo gol ha dimostrato che sa soffrire, la città gli vuole bene anche
perché alla città ha dato tanto. Penso che ognuno deve essere un po’
capitano, credo che all’interno di un gruppo ci siano tanti leader che
possano aiutare, quindi penso che la fascia di capitano, a livello materiale,
non sia importanteâ€.
Infine Baroni sul graduale recupero di Brugman (con il Catania entrato
nello scorcio finale del match) ha detto che “ha bisogno di minuti, ci
sarò l’occasione di riutilizzarlo e di dargli la possibilità di recuperare a
pieno. Sono soddisfatto soprattutto dell’atteggiamento che ha nel lavoro
settimanale e sono convinto che può dare tanto alla squadraâ€.