venerdì , 29 Marzo 2024

Montesilvano: Farmacia comunale. Il PD cittadino contrario alla privatizzazione ma prospetta tavoli con la regione

«Una conferenza

indetta per far luce sull’oscura intenzione dell’attuale amministrazione Maragno di affidare la

gestione della farmacia comunale ad un privato, -ha commentato la segretaria del PD cittadino- un servizio importante ed essenziale nato e

portato avanti con sacrificio dall’amministrazione di centro-sinistra.
Una scelta affrettata quella

della “concessione” di servizio a terzi che celandosi impropriamente dietro la necessità dell’ente

di fare cassa, nasconde un sospetto prevaricare dell’interesse privatistico a discapito di quello

pubblicistico e mal si concilia con l’annunciato completamento entro l’anno del nuovo distretto

sanitario, in cui si potrebbe riallocare il servizio».

Un dato importante fornito dalla segretaria Di Costanzo è relativo al prestazioni annuali fornite

dal DBS di Montesilvano che per l’anno 2014 ammontano a 18155 «dato che sottende in sé la

potenziale redditività della farmacia in un’allocazione strategica interna o prossima al distretto

– ha spiegato -. Oltre ad agevolare la fruizione in termini di immediata raggiungibilità e dunque

rispondere ai criteri di tutela e salvaguardia della salute, questo consentirebbe un servizio

complementare al distretto e dunque un maggiore flusso di utenti e un considerevole incremento

economico in termini di redditività».

Tante le criticità legate a questa scelta elencate dagli esponenti PD, a cominciare dalla possibilità

di una allocazione strategica e a minor costo (i passivi di locazione ammontano a oltre 33.000

euro annui), un bilancio che il PD definisce poco chiaro «contemplando in sé consistenti voci di costo di carattere

consulenziale (dell’ordine di oltre 50 mila euro annui) poco consone alla gestione di una farmacia,

il destino dei suoi dipendenti ancorati alle nuove disposizioni contrattuali e ad una probabile

ritorsione a carico dell’azienda speciale, la possibilità di un trasferimento provvisorio a titolo

gratuito in altre sedi».
«E’ piuttosto strano – hanno evidenziato gli esponenti PD – che la possibilità

contemplata per l’affidatario di riallocazione ottimale in un raggio fissato non venga prima presa in

considerazione proprio dall’ente stesso».

«La pratica alle esternalizzazioni – ha aggiunto la Segretaria cittadina- di funzioni e servizi è sintomatico

di un imbarbarimento del management pubblico su modello privatistico.
La politica deve

abbandonare il binomio tanto in voga negli ultimi anni della sfera tecnica e privatistica e il pubblico

deve avere capacità di governare e dirigere la macchina amministrativa.
Qualora non si è in

grado di raggiungere economie in un settore in cui i privati lucrano abbondantemente, una delle

prime strategie è valutare tutte le possibili alternative migliorative alla situazione attuale anziché

affrettarsi a cessione un bene pubblico».

«Come da tempo si appresta a fare il Partito Democratico, – hanno poi concluso gli esponenti PD – non

esprimiamo semplicemente la nostra contrarietà a quanto sta accadendo, ma avvieremo opportuni

tavoli a livello regionale affinché il nostro partito non venga lasciato solo in questa battaglia

e si proceda ad una valorizzazione del presidio socio-sanitario territoriale, anche attraverso

l’insediamento di un Nucleo di Cure Primarie».

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