giovedì , 28 Marzo 2024

Processo sul disastro di Bussi. On. Castricone al Min. Orlando, “Si faccia chiarezza”. Il forum H2O presenta un esposto.

L’articolo ha suscitato fortissime reazioni del pubblico considerati i contenuti e tenuto conto che si sta parlando di un procedimento per fatti che, secondo la pubblica accusa e l’avvocatura dello Stato, nonché del massimo organo scientifico italiano per quanto attiene alla Sanità Pubblica (l’Istituto Superiore di Sanità), avrebbero coinvolto con esposizione a contaminanti cancerogeni ben 700.000 persone lungo la Valpescara e, in ogni caso, provocato un vero e proprio disastro ambientale con un danno che l’accusa e le parti civili avrebbero valutato in termini di circa 2 miliardi di euro.

Nell’articolo si riportano in virgolettato varie dichiarazioni sia di due persone che il giornalista presenta come giudici popolari nel processo sia del presidente della Corte, Romandini. Si parla di mancanza di serenità nel giudizio, di una cena presso un ristorante al di fuori della Camera di Consiglio appena prima della sentenza, di giudici popolari che ammetterebbero di aver condiviso il giudizio senza previa lettura degli atti depositati, di frasi che questi supposti giudici popolari avrebbero sentito dal presidente della Corte relative ad eventuali danni da pagare in caso di condanna.

In un ulteriore articolo di stamattina, sempre de Il Fatto Quotidiano, addirittura una fonte avrebbe dichiarato di essere stata a conoscenza della decisione della Corte con settimane di anticipo.

Secondo l’on. Castricone, “Non è utile avviare oggi una sorta di processo di piazza su quanto dichiarato da due giudici popolari del processo ma rimane chiaro che è assolutamente doveroso un approfondimento che non può che essere chiesto al ministro della Giustizia Orlando, al quale rivolgerò oggi stesso un’interrogazione alla quale spero risponderà al più presto.
Il processo in corte d’assise ha rappresentato per l’Abruzzo un momento importante su una delle emergenze ambientali e sociali più grandi della sua storia, pertanto è impensabile che sull’esito possa aleggiare il minimo dubbio come lasciano intendere le dichiarazioni anonime dei due giudici popolari. È necessario che ci sia immediata chiarezza sulla vicenda”.

Di seguito l’interrogazione a risposta immediata presentata in aula dall’on. Castricone al ministro della giustizia Orlando:

Premesso che


La testata de “Il Fatto Quotidiano” riporta in forma anonima le dichiarazioni virgolettate di due giudici popolari al processo presso la Corte di Assise di Chieti concernente la mega discarica di Bussi e l’inquinamento legato agli impianti ex Montedison;


– La procura di Pescara aveva chiesto la condanna per i 19 imputati a pene che variavano da 4 a 12 anni per avvelenamento doloso delle acque e inquinamento doloso;


– La sentenza della Corte D’Assise, pronunciata in data 19 dicembre scorso, ha invece assolto tutti dal primo reato perché il fatto non sussiste e derubricato il secondo a colposo, cosa che ha comportato una riduzione della pena a 5 anni poi prescritta;


– Nelle dichiarazioni al giornale viene affermato testualmente che in un caso un giudice “non era serena quando hanno emesso la sentenza” e aggiunge “ ma le dico di più: non abbiamo mai letto gli atti del processo” e nell’altro che “soprattutto nelle motivazioni proprio non mi riconosco”;


– Secondo la loro versione i giudici popolari non hanno letto un solo atto del processo in quanto affermano testualmente: “Ci siamo rifatte alle slide viste in udienza e alle parole sentite in aula”;


– Sempre le due intervistate hanno rivelato che durante una cena con il giudice Romandini questi avrebbe spiegato loro che sempre come riportato testualmente “se avessimo condannato per dolo, se poi (gli imputati ndr) si fossero appellati e avessero vinto la causa, avrebbero potuto citarci personalmente chiedendoci i danni e avremmo rischiato di perdere tutto quello che avevamo”;


– Tali dichiarazioni è evidente che necessitano di un approfondimento in considerazione della delicatezza della questione che riguarda una comunità e un territorio profondamente segnati e sulle ombre che vengono a palesarsi sul giudizio e sull’intero processo;


– I due giudici popolari come riportato nell’articolo hanno affermato di essere “ disposte a confermare tutto dinanzi ai giudici e se un magistrato ci chiama racconteremo la nostra verità”. Il giudice Romandini, presidente della Corte d’Assise, nello stesso articolo contattato risponde di non poter commentare le dichiarazioni dei giudici popolari – che si assumono la responsabilità di ciò che dicono – perché tenuto alla segretezza di quanto accaduto in camera di consiglio” ed afferma che i giudici “Sono stati messi nelle condizioni di poter decidere. E nella massima correttezza e trasparenza”.



Si chiede pertanto di sapere alla luce di quanto riportato in premessa se e quali iniziative, nell’ambito delle proprie prerogative, il Ministro intenda adottare per fare chiarezza sulla vicenda a partire dalle dichiarazioni riportate e per verificare se il processo si sia svolto nel pieno rispetto delle norme processuali .

Il Presidente della Provincia Antonio Di Marco: “Se vero un fatto gravissimo”

“Se quanto appreso oggi dall’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano in data odierna dovesse rivelarsi vero – dichiara Di Marco – sarebbe davvero gravissimo. Si tratterebbe di una ferita profondissima e insanabile per il nostro territorio, già martoriato da anni di inquinamento e avvelenamento del suolo e dell’acqua. Sono sicuro che la magistratura, come sempre ha fatto, farà al più presto luce su questa vicenda e che chiarirà le modalità con cui la giuria popolare è arrivata al verdetto. Non possiamo accettare che una simile ombra scenda su questa triste vicenda e sono sicuro che i giudici togati, a cui plaudo per il grande lavoro svolto fino ad ora per individuare le cause che hanno portato alla discarica dei veleni, definiscano questi ultimi contorni che si sono delineati”.

Il Forum Acqua nazionale presenta esposto alla Procura di Campobasso.

Il Forum Acqua nazionale (Associazione Acqua Bene Comune) ha inviato stamattina alla Procura di Campobasso, competente in materia, un esposto a seguito dello scoop de Il Fatto Quotidiano in cui emergerebbero fatti che, se confermati, sarebbero di gravità inaudita.

Il Forum ritiene necessario diradare ogni ombra su uno dei principali processi ambientali a livello nazionale. Accertare la veridicità dei fatti e l’identità delle persone a vario titolo coinvolte non può che essere, per chi crede ed esercita o ha esercitato la Giustizia in modo corretto, che motivo di serenità.

Per tale ragione, anche a garanzia dei diritti dei cittadini coinvolti nonché delle parti citate, il Forum ha chiesto di:

a)verificare tutti i contenuti dell’articolo e identificare i vari personaggi citati;

b)valutare la legittimità e l’eventuale rilevanza dal punto di vista penale e/o disciplinare dei fatti eventualmente accertati e di eventuali altre situazioni che dovessero emergere in relazione all’andamento di questo processo;

c)valutare se la cena citata sia avvenuta veramente e, qualora lo fosse, se tale incontro sia compatibile con le previsioni del Codice di Procedura Penale circa l’organizzazione del processo;

d)verificare in ogni caso la correttezza dell’operato dei pubblici ufficiali a vario titolo coinvolti nel procedimento, sia per quanto riguarda le persone citate nell’articolo sia per quanto riguarda eventuali altri fatti che dovessero essere accertati.

L’esposto è stato inviato anche al Consiglio Superiore della Magistratura.

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