venerdì , 19 Aprile 2024

Sospiri, Febbo e Iampieri interrogano D’Alfonso su risoluzione aree interne

Questo chiedono i consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo ed Emilio Iampieri attraverso una risoluzione che impegna il Presidente della Giunta affinché diversi territori importanti non vengano estromessi da una strategia di programmazione regionale politica ed economica.

“La Giunta Regionale – argomentano i consiglieri regionali di Forza Italia – con la delibera n. 290 del 14 Aprile 2015, di concerto con il Dipartimento per lo Sviluppo Economico (DPS) nell’ambito della strategia nazionale per le Aree Interne, ha inteso individuare solo quattro specifiche Macro Aree: BassoSangro-Trigno, Val Fino-Vestina, Gran Sasso-Valle Subequana e Valle Roveto-Valle del Giovenco di fatto mortificando la Macro Area Valle Peligna-Valle del Sagittario e la Macro Area gran Sasso Monti delle Laga escludendoli tra le Macro Aree che saranno oggetto di interventi tendenti a valorizzare le risorse esistenti ed a creare le condizioni per l’innesco di un processo di sviluppo. Tale esclusione fa presagire un disegno tendente al depauperamento di servizi scolastici, sanitari e di trasporto di quel territorio poiché la strategia per le Aree interne punta alla valorizzazione delle risorse esistenti nelle aree formate da piccoli comuni in un’ottica di sviluppo. Infatti nella risoluzione chiediamo – spiegano Sospiri , Febbo e Iampieri – l’impegno di questa giunta regionale nell’aggiungere una quinta macro area come quella della Valle Peligna – Valle del Sagittario, che – con una popolazione scesa del 6% e un indice di invecchiamento del 27,8% avrebbe tutti i requisiti per un’inclusione. “Anche perché – concludono – con questi dati in un’ipotetica classifica la nostra zona si piazza al terzo posto delle macro aree, più svantaggiata quindi di almeno due di quelle individuate. Infatti sulla base degli indici di spopolamento, di invecchiamento, di densità abitativa e del rischio idrogeologico, Valle Peligna – Valle del Sagittario e quella del Gran Sasso – Monti della Laga sono delle aree svantaggiate come e più di quelle selezionate dalla Regione di concerto con il Dipartimento dello sviluppo economico. A ciò si aggiunga, che i Poli di attrazione sono tutti concentrati nella parte nord dell’Abruzzo, con la provincia dell’Aquila che ha una superficie di più di 5mila chilometri quadrati con due soli poli a L’Aquila e Avezzano, due volte e mezza quella di Teramo, che invece ne ha 3. Quindi le carte per un’inclusione ci sono tutte”.

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