sabato , 20 Aprile 2024

Ombrina:approvata dal consiglio regionale la proposta di legge al Parlamento

Successivamente, sempre all’unanimità, ha approvato la legge – che porta la firma dei consiglieri Mario Mazzocca e Pierpaolo Pietrucci – che introduce il limite delle 12 miglia marine per le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi.

Mazzocca: “Ombrina rappresenta non solo un simbolo, ma la voglia di affermare la volontà di una collettività e di un territorio di scegliere il proprio tipo di sviluppo che è quello improntato sui criteri di sostenibilità e di tutela del patrimonio ambientale”.
“Reistituire il divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro i 12 miglia dalla linea di costa ci consente di proseguire nella nostra strategia che si è concretizzata con la presentazione del referendum”
(la legge regionale approvata ieri consentirà alla Corte Costituzionale di avere tutti gli elementi per valutare sulla legittimità del quesito referendario che interessa 10 regioni – NDR)”.

Marcozzi “ Dal  M5S  solo atti concreti, nessuna propaganda”

 

“Si tratta di un atto concreto per fermare Ombrina. Nella nostra legge chiediamo l’abolizione delle deroghe alle autorizzazioni di ricerca, prospezione ed estrazione entro le 12 miglia e il raddoppio delle percentuali di royalties alle compagnie petrolifere” spiega la consigliera del M5S “oltre al voto favorevole del Consiglio” continua la Marcozzi “il M5S formalizza in aula l’impegno di tutti i parlamentari abruzzesi di ogni appartenenza politica a fare pressioni per ottenere la calendarizzazione della discussione della proposta a Roma nel più breve tempo possibile”.

“La nostra proposta” continua “è stata riconosciuta da tutto il consiglio regionale come l’unica davvero in grado di dare uno stop ad Ombrina. Fermare Ombrina si può. E’ solo questione di volontà politica, ora passiamo il testimone ai parlamentari abruzzesi del PD e SEL affinchè si impegnino per la calendarizzazione della legge in Parlamento. Come noi sosteniamo da tempo, e oggi finalmente se ne sono accorti tutti, è da Roma che deve arrivare il no al progetto ed è a Roma che il consiglio regionale deve fare pressione. Basta con gli  atti di facciata per lavare le coscienze, si producano proposte concrete, come la nostra, che svelino finalmente chi vuole fermare Ombrina e chi vuole fare solo comoda propaganda”.  

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