giovedì , 28 Marzo 2024
Lo Sferisterio a Macerata (Ph. Tabocchini)

L’opera per i più piccoli. Dottorato di ricerca allo Sferisterio di Macerata

Proprio ai più piccoli si rivolge il dottorato di ricerca che vede coinvolto come soggetto di studio lo  Sferisterio di Macerata, con la sua stagione lirica. Per la prima volta, un percorso di ricerca si interessa di far vivere ai bambini un’esperienza estetica e creativa che li guidi nella narrazione della trama e nell’ascolto di alcuni brani dell’opera. Il progetto è in linea con le tematiche strategiche di Europa 2020, in quanto ruota attorno al tema dell’Audience Development, con una particolare propensione per il coinvolgimento delle fasce d’età più giovani a diversi livelli e ambiti culturali. Il percorso di dottorato, della durata di tre anni, si inserisce all’interno del bando Eureka, promosso da Regione Marche e sostenuto dalla Conferenza dei Rettori delle Marche, nato con l’obiettivo di implementare l’interazione tra mondo dell’Università e mondo dell’impresa per sviluppare percorsi di ricerca applicata nei principali ambiti strategici delle realtà del territorio regionale.

 

Dopo una prima fase di studio, ci saranno delle attività rivolte alle scuole primarie con l’obiettivo di arrivare, entro la fine di maggio, a realizzare una “riduzione” delle tre opere in cartellone allo Sferisterio la prossima estate – Otello, Norma e Il trovatore – che siano raccontate con una linguaggio adatto ai bambini e illustrate con i loro disegni. Questo intende essere il primo passo della ricerca che, nei mesi estivi, punterà alla messa in scena di laboratori per vivere le opere in una dimensione di gioco. In questo modo si intende costruire, insieme alle famiglie, un percorso di avvicinamento al teatro per i più piccoli.

La supervisione scientifica, garantita attraverso la presenza dell’Università, permetterà di verificare i risultati delle azioni intraprese in itinere, arrivando a progettare proposte e offerte formative realmente efficaci e motivanti per il pubblico dei più piccoli. I promotori sono infatti convinti che amori, guerre, duelli, tradimenti, ingredienti per storie emozionanti ed appassionanti che non mancano di certo nell’opera lirica, non hanno età: l’opera è per gli adulti, per i giovani e per i bambini.

Nella foto: da sin. Carlo Scheggia (Esserci Comunicazione), la dottoranda Sara D’Angelo, il sindaco Romano Carancini, la prof. Paola Nicolini dell’UNIMC e il sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi
Nella foto: da sin. Carlo Scheggia (Esserci Comunicazione), la dottoranda Sara D’Angelo, il sindaco Romano Carancini, la prof. Paola Nicolini dell’UNIMC e il sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi

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