giovedì , 25 Aprile 2024

Pianella, il sindaco sulla spending review “il comune avanti anche rispetto al governo”

“ Le esternazioni di Filippone sono sempre molto utili poiché aiutano a capire come, grazie alle allegre ed avventurose gestioni D’Ambrosio – Filippone, sia stato possibile nel giro di un decennio cumulare un debito di oltre 6 milioni di euro in un paese di 8.000 abitanti, senza peraltro realizzare opere pubbliche degne di nota.”

“Difatti – aggiunge il sindaco – Filippone dimostra una totale incapacità di leggere i documenti finanziari poiché,oltre a non accorgersi della differenza tra DUP e bilancio in ordine alla esistenza o meno di stanziamenti specifici per settori, confonde anche i dati dei consuntivi con quelli dei bilanci di previsione: proprio nella riconosciuta abilità di questa amministrazione di generare imponenti economie tra le spese correnti previste e quelle effettivamente impiegate a fine esercizio, risiede il ritrovato equilibrio economico – finanziario che, in 30 mesi, è passato da una situazione di imminente dissesto alla apertura di decine di cantieri per le opere pubbliche che la cittadinanza aveva atteso invano per decenni. Le considerazioni sul personale – spiega il primo cittadino – sono la definitiva conferma di quanto il consigliere di minoranza sia lontano dalla comprensione della complessità della macchina amministrativa poiché continua a non capire che il numero di 49 unità indica la dimensione della dotazione organica di legge per un comune come il nostro, mentre, per scelta propria, l’ente da 30 mesi riduce costantemente le unità di personale, avendone ad oggi in forza solo 35 di cui 6 part-time.”

Il comune di Pianella, inoltre, ha affrontato la problematica delle società partecipate come ricorda il sindaco: “Con non poca soddisfazione – afferma Marinelli – registriamo in questi giorni provvedimenti governativi sulle società in house e sulla loro razionalizzazione e liquidazione, che questa amministrazione ha anticipato di due anni, dimostrando una lungimiranza ed una capacità di programmazione non frequenti negli enti locali, poiché in pochi mesi, senza intaccare minimamente la qualità dei servizi ed aumentare alcuna tariffa, abbiamo liquidato ben due società comunali (Ris.co e Arcobaleno) risparmiando centinaia di migliaia di euro dei cittadini, da vincolare, purtroppo, al pagamento dei debiti fatti da chi ci ha preceduto, ma l’avversione verso le privatizzazioni, evidenzia con estrema chiarezza, il carattere anacronistico della visione amministrativa di Filippone, ancora ferma agli anni ‘80, per cui, prima di teorizzare improbabili strategie amministrative prebelliche, dovrebbe chiedersi, come sia finito nel PD di Renzi”.

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