giovedì , 28 Marzo 2024

Domenica le sentinelle in piedi in piazza Garibaldi a Pescara

 

Le Sentinelle saranno lì in silenzio per un’ora e con un libro in mano per manifestare contro il disegno di legge sulle unioni civili e l’introduzione per le coppie di fatto di diritti finora riservati solo ai coniugi regolarmente sposati, ma anche contro il disegno di legge Fedeli che potrebbe far sì che nelle scuole si insegni, secondo le Sentinelle, “che i bambini possono sentirsi maschi o femmine indipendentemente dal dato biologico” e contro il disegno di legge Scalfarotto sull’omofobia, grazie al quale “dichiararsi contrari a questi provvedimenti – affermano le Sentinelle – potrebbe diventare reato punibile con il carcere”.

 

Rete apolitica, apartitica e non confessionale perché convinte che – scrivono nel volantino – “la libertà di espressione non ha religione o appartenenza politica”, le Sentinelle in Piedi in Italia sono sorte “in difesa” proprio di questa libertà che dicono essere “messa in discussione dal Ddl Scalfarotto, già approvato alla Camera e ora in discussione al Senato”. “Presentato – spiegano le Sentinelle – come necessario per fermare atti di violenza e di aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo è invece fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodi di discriminazione e una semplice opinione. Con questa legge – continuano le Sentinelle – chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere. Noi – scrivono ancora le Sentinelle – non accettiamo di non poter esprimere le nostre opinioni. Per questo vegliamo”.

Alla base della manifestazione di domenica c’è però anche la recente approvazione al Senato del disegno di legge sulle unioni civili e più in generale la necessità, sostenuta dalla Sentinelle in Piedi, di difendere la famiglia, “troppo preziosa – scrivono nel volantino diffuso in questi giorni – per restare a guardare mentre viene distrutta”.

In silenzio perché – scrivono le Sentinelle – “non c’è nulla come il silenzio che possa far emergere la voce della coscienza, oggi quanto mai silenziata da un potere che tende a ridurre l’esigenza di verità e il bisogno d’infinito connaturato ad ogni essere umano. Il potere moderno usa questo metodo attraverso una sistematica e pervasiva offerta di risposte parziali e immediate, veicolate da voci e immagini che tramite la tecnologia ci raggiungono in continuazione, in ogni luogo, quasi senza sosta”. Le Sentinelle invece “il silenzio lo scelgono, perché vogliono dare voce a quel bisogno bruciante di verità, prima condizione per diventare uomini pienamente liberi, cioè veramente soddisfatti”.

Le Sentinelle avranno un libro perché “in cui tutto viene manipolato dai mezzi di comunicazione non si accontentano di informazioni parziali. Leggono perché non vogliono ripetere slogan superficiali, ma conoscere in profondità”.

Saranno lì per un’ora “perché in una società in cui tutto procede ad una velocità che non consente all’uomo di riflettere vogliono prendersi il tempo per farlo. Le Sentinelle scelgono il silenzio, la lettura, il tempo per restituire gli uomini a loro stessi”.

Saranno in piazza perché “la coscienza è qualcosa che dall’interno dell’uomo può cambiare il mondo, e la piazza è il luogo dove può avvenire l’incontro autentico con l’altro”.

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