mercoledì , 24 Aprile 2024

Giochiamo col riciclo, tante le iniziative in piazza Diaz per imparare a riutilizzare i rifiuti

Animati da Capitan Eco, il pirata amico dell’ambiente, i bambini hanno anche realizzato piccoli pupazzi, cornici per le foto e il going, il gioco degli anni ’70 che nella sua versione originale è formato da due cordicelle, alla cui estremità ci sono due maniglie per ogni giocatore ed una palla ovale che scorre sulle corde, mentre in quella ricreata ieri la palla è stata sostituita dai colli di due bottiglie di plastica.

«Siamo molto soddisfatti della giornata di ieri – dichiara il consigliere Valentina Di Felice -. I partecipanti hanno dimostrato un entusiasmo travolgente. I bambini hanno compreso perfettamente lo spirito dell’iniziativa imparando come differenziare i rifiuti e la nuova vita che è possibile restituire a materiali che altrimenti andrebbero gettati. Ancora una volta il tavolo Tari ha dato la possibilità di creare un evento coinvolgente per la cittadinanza».

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco Francesco Maragno che ha dichiarato: «E’ bellissimo vedere tanti cittadini che spontaneamente partecipano ad un dialogo costruttivo. Ci sono molti bambini che sono il futuro della città. Mi auguro che tra di loro si alimenti la consapevolezza dell’importanza del rispetto ambientale che oggi, purtroppo, non appartiene a molte persone. Questa iniziativa rappresenta una piccola goccia in mezzo al mare, ma sono sicuro che mettere insieme tante gocce porterà al raggiungimento di ottimi risultati».

Gianluca Milillo, presidente dell’associazione Nuovo Saline, tra i promotori dell’evento ha sottolineato: «Il nostro futuro dipende da come noi impareremo a gestire la materia e l’energia. Voi che siete il futuro di questa città – rivolgendosi ai tanti bambini presenti – dovete imparare questi concetti e la giornata di oggi è fatta per apprendere questi importanti insegnamenti giocando». La parola è passata alla piccola Zaira, della V C della Scuola I. Silone, che ha affermato: «Siamo qui riuniti per parlare di una realtà che uccide uomini, animali e piante: l’inquinamento, un concetto che pensiamo sia astratto, ma che è invece totalmente concreto. Vi piacerebbe vedere la vostra casa piena di immondizia? – ha domandato la piccola -. Così come una casa, è necessario tenere pulito anche il mondo. Se lo facciamo insieme lo faranno anche 6 miliardi e mezzo di persone. Sono consapevole che questo discorso non cambierà il mondo, ma c’è ancora una speranza. E quella è l’ultima a morire». A conclusione dell’evento i bambini hanno ripulito la piazza, differenziando i rifiuti prodotti durante la manifestazione.

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