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Pescara. Nel corso della mattinata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara, hanno effettuato un blitz nel quartiere Rancitelli, nel complesso di edilizia popolare conosciuto come Ferro di Cavallo in via Tavo. L’attività di ispezione e perquisizione, condotta frequentemente negli spazi comuni di palazzine particolarmente sensibili dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza pubblica, ieri ha doto frutti: i militari hanno controllato alcune palazzine, dalle scale fino al sottotetto. L’attività è stata estesa anche agli ascensore dove, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco di Pescara, che hanno forzato le porte scorrevoli e bloccato il meccanismo di discesa, gli operanti hanno rinvenuto, sopra la cabina: una pistola scacciacani modificata priva di caricatore e di tappo rosso, cal. 6 mm, marca Air Model Fire Arms, senza matricola; una pistola cal. 8 mm, con caricatore vuoto, marca Police, senza matricola; una doppietta cal. 12, marca Acier-Anglais Extra, con matricola parzialmente leggibile avvolto in un sacco di plastica nera; una scatola azzurra con all’interno 23 cartucce cal. 16, inesplose.
Le armi rinvenute, sottoposte a sequestro, verranno inviate al RIS di Roma per gli accertamenti tecnici del caso, come l’esame delle impronte digitali, delle tracce di materiale organico per l’estrapolazione del DNA e le prove balistiche finalizzate ad accertare se le armi in questione abbiano già sparato o meno. I Militari stanno lavorando in modo serrato per individuare chi e perché abbia nascosto questo arsenale, perfettamente funzionante e prontamente utilizzabile.
“L’arsenale è stato rinvenuto a seguito di un controllo che frequentemente facciamo nei punti più sensibili di Pescara – ha spiegato il tenente Antonio Di Dalmazi, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara – nella fattispecie al noto Ferro di Cavallo che si trova in via Tavo. È una zona problematica sotto il punto di vista dell’ordine pubblico e quindi soggetta a diversi controlli. L’ispezione è stata fatta in particolare al civico 176 dove inizialmente abbiamo iniziato ad ispezionare l’androne delle scale, le scale stesse, il sottotetto, fino ad arrivare ad ispezionare il vano ascensore dove in passato avevamo già trovato una quantità di stupefacente. Sono armi, in particolare una pistola giocattolo che è stata adattata, quindi privata del tappo rosso e con modifiche alla canna, quindi può essere usata tranquillamente come un’arma normale. Poi abbiamo trovato una calibro 8, una pistola normale che può tranquillamente sparare ed una calibro 12 che è stata conservata in una busta di cellofan, comunque tutte pronte per l’utilizzo. Tra l’altro come presenza e frequentazione, per quanto riguarda i noti soggetti che già conosciamo da tempo, questo è uno dei palazzi più tranquilli e puliti, ragione per cui forse è stato scelto appositamente per nascondere queste armi per dare sicuramente meno nell’occhio. Per il momento non sappiamo ancora a chi appartengono queste armi, ma siamo assolutamente fiduciosi dall’accertamento del Ris dal punto di vista balistico per vedere se queste armi hanno già sparato in passato, dal punto di vista biologico per vedere se verranno rinvenute tracce di dna e soprattutto i rilievi dattiloscopici per vedere se verranno fuori delle impronte digitali censite”.
