sabato , 20 Aprile 2024

M5S Abruzzo: ‘La ragnatela della burocrazia che attanaglia imprese, cittadini ed enti. Eccola la soluzione’ VIDEO

La proposta M5S. Alla luce di questa analisi, si evidenzia la necessità di procedere immediatamente a un riordino legislativo e alla contestuale riduzione del sistema normativo regionale al fine di garantire omogeneità, chiarezza e semplicità.

Gli interventi da attivare.
Un provvedimento taglia-Leggi: risale al 2013 l’ultimo provvedimento che dispose l’abrogazione di ben 253 leggi intervenendo sia a livello tematico che temporale, abrogando norme relative agli anni 1972, 1973 e 1974. Abbiamo 40 anni di leggi ancora in vigore, ma obsolete, che aspettano di essere abrogate!
Istituzionalizzare provvedimento di manutenzione normativa: indispensabile l’introduzione di un provvedimento che istituzionalizzi un momento, nel corso dell’anno legislativo del Consiglio Regionale, in cui sia prevista l’approvazione di un dispositivo taglia-leggi. Così facendo vi sarebbe un progressivo e costante snellimento di tutte quelle norme che, per diverse motivazioni, non servono più alla vita della regione e che appesantiscono inutilmente il sistema normativo regionale e la vita dei cittadini e degli imprenditori..
Leggi di riordino organiche e testi unici: è bene precisare che ad oggi, il patrimonio legislativo della nostra regione non dispone di nessun Testo Unico. L’Abruzzo deve ambire alla redazione di Testi Unici con aggiornamenti periodici attraverso le “novellature” degli stessi. Su questo fronte chiediamo alla giunta di lavorare sui seguenti Testi Unici: Agricoltura, Ambiente, Commercio, Cultura, Urbanistica e Edilizia, Turismo, Welfare e Nomine. Regioni virtuose da questo punto di vista sono Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia che, non a caso, sono anche le regioni che trainano l’economia del nostro Paese.

“È una vera e propria ragnatela burocratica – ha sottolineato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi – l’Abruzzo ed i cittadini abruzzesi devono sottostare ad una media di Leggi che è il doppio rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. È una vera e propria ragnatela burocratica che attanaglia cittadini ed imprese e che quindi contribuisce a creare anche contenziosi tra cittadini ed Enti e tra imprese ed Enti. Evidentemente la Regione facile e veloce che prometteva il presidente D’Alfonso in campagna elettorale noi non l’abbiamo vista ma non si vede nemmeno all’orizzonte. Quello che noi proponiamo è, una serie di provvedimenti, innanzitutto un provvedimento taglia-Leggi. Chiediamo una ripulitura delle oltre 2.800 Leggi in Abruzzo in modo tale che tutte quelle Leggi che sono che sono ancora in vigore ma che sono superate da altre norme, vengano abrogate in modo da snellire tutto l’ordinamento. Poi la redazione di testi unici, ovvero un testo unico per ogni materia, pensiamo all’Agricoltura, all’Urbanistica, all’Ambiente, in modo tale che ci sia un’unica Legge di riferimento per ogni materia. Una Legge forse più lunga ma completa e di facile consultazione. Le Leggi devono semplificare la vita agli abruzzesi e alle aziende e non complicarla. L’esempio è quello del Trentino Alto Adige che guardiamo tutti come un esempio di regione sviluppata, vicina al cittadino, efficiente e che funziona, il Trentino Alto Adige ha poco più di 500 norme, l’Abruzzo 2.800, è evidente che è il tempo di darci un taglio”.

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