giovedì , 28 Marzo 2024

Chieti, grande successo per l’undicesima edizione della ‘Festa dei Popoli’

A dare inizio all’evento, che si è svolto alla Villa Comunale, sono stati l’assessore alle politiche sociali la dott.ssa De Matteo e la coordinatrice dei servizi Caritas e organizzatrice dell’evento dott.ssa Stefania Menna.
La giornata, presentata da Emanuele Cellini La Plebe, è stata caratterizzata da un ricco programma tra cui la premiazione del concorso scolastico nazionale sull’affido familiare, canti e balli tipici di ogni cultura.
Nell’arco della giornata tantissime le novità, le curiosità e le sorprese; la grande condivisione e lo spettacolo si sono alternati a momenti di riflessione e incontro.
I visitatori, attraverso un viaggio virtuale tra le botteghe degli artigiani,hanno familiarizzato con costumi ed usanze di trenta Paesi diversi e venti associazioni presenti all’evento con stand di prodotti tipici, costumi e piatti rappresentativi di ogni cultura. Presenti anche le scuole, in particolare l’Istituto Comprensivo n.2 e il Liceo Artistico Nicola Da Guardiagrele di Chieti, con le esposizioni delle attività fatte durante i laboratori culturali per arricchire lo scenario della festa.
Tra i tanti laboratori tra i quali il famosissimo rito del cacao e del caffè proposti della comunità domenicana, la preparazione dello yogurt albanese, la vestizione del Kimono e trattamenti Shiatsu proposte dalla comunità giapponese, la meditazione proposta dalla comunità indiana. Presenti anche i ragazzi della casa circondariale di Chieti diretta dal dott. Franco Pettinelli.
Fulcro della giornata è stato il momento di preghiera interreligiosa presieduta da Sua Ecc.za Mons. Bruno Forte, padre e arcivescovo, Padre AnatoliyGrystkiv, sacerdote ortodosso, l’Imam MoustafaBenoura e don Stefano Buccione, vice direttore della Caritas Diocesana Chieti-Vasto.
L’arcivescovo nella sua intensa riflessione ha sottolineato che “non risolveremo i conflitti chiudendoci all’ascolto dell’altro, accecati dalle proprie ragioni. Solo chi si sforzerà di capire le ragioni dell’altro potrà costruire la pace”.
Concetto questo ribadito anche alla tavola rotonda “Noi siamo gli altri: riflessioni sul documento cattolico-islamico sulla fratellanza umana” con Sua Ecc.za Mons. Bruno Forte e Fra Giulio Cesareo che si è tenuta nel pomeriggio.
Il clima festoso dell’evento è stato arricchito da esperienze, balli, laboratori per bambini, spettacoli, musiche e degustazioni che hanno aiutato tutti ad essere “artigiani di fraternità”.
La presenza numerosa e sentita è stato il punto di forza della festa, simbolo di unione, pace e fratellanza tra culture e religioni diverse.

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