martedì , 23 Aprile 2024

IN ABRUZZO LO SPORT COME FORMA DI PREVENZIONE AL DISAGIO GIOVANILE

ANTONELLO PASSACANTANDO CONSIGLIERE NAZIONALE  E RESPONSABILE REGIONALE PER L’OSSERVATORIO NAZIONALE  BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE

L’Osservatorio opera su tutto il territorio Nazionale da oltre 10 anni per  sensibilizzare le coscienze dei giovani ma anche quelle dei genitori e degli  insegnanti sul problema, ormai diventato grave, del bullismo e del Disagio  giovanile. Al cospetto dei ragazzi l’Osservatorio porta la testimonianza dei suoi  testimonial, campioni del panorama mondiale come gli ori Olimpici Valerio  Aspromonte (scherma) Roberto Cammarelle e Giovanni De Carolis (pugilato),  Giulia Quintavalle (Judo) Alessia Zecchini (Apnea) e tanti altri ancora .

Lo sport quindi come complemento essenziale e piacevole per lo sviluppo  psicofisico ed è uno strumento certamente indispensabile per la maturazione  psicologica del giovane

“Lo sport e gli obiettivi agonistici possono aiutare i giovani a sviluppare  una vita sana e la pratica sportiva favorisce lo sfogo fisiologico  dell’aggressività” commenta Passacantando “ed è proprio  per questo motivo che ho deciso di dare un forte contributo  all’Osservatorio Nazionale Bullismo con cui da tempo collaboro. Lo sport è  salute ed è anche la prima forma di prevenzione, la più potente e la più  efficace. L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di obesità infantile e il più sedentario; abbiamo il più alto tasso di drop-out sportivo in età  adolescenziale. Nell’anno di passaggio tra le scuole medie e le superiori  il 40% dei ragazzi e delle ragazze abbandonano l’attività sportiva. Il tutto  nel periodo critico dello sviluppo: l’adolescenza e la pubertà. Dobbiamo  fare qualcosa. Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi. Dobbiamo incentivare la  pratica sportiva, aiutare le società sportive della Regione affinchè loro  stesse possano riversare nei nostri ragazzi tutti quei valori fondamentali  che lo sport porta con se”

Ha le idee chiare Passacantando. Sicuramente il suo trascorso nel  mondo della scuola e dello sport lo connota tra le persone con più esperienza  per dare una mano allo stesso sport e certamente ai giovani e alla loro  formazione psico-motoria. Lo sport è certamente educazione, cultura, crescita  personale, sviluppo di sé. Fare sport significa scoprire i propri limiti e le proprie

  OSSERVATORIO NAZIONALE BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE

potenzialità, mettersi alla prova magari fallendo per poi ritentare e riuscire. Lo  sport è confrontarsi con se stessi, con i propri compagni, con gli allenatori e con gli avversari. 

“Attraverso l’Osservatorio Nazionale” prosegue Passacantando  “come Consigliere Nazionale e responsabile Regione Abruzzo avrò ancor  più possibilità di portare progetti importanti e grandissimi Campioni e  sportivi nella nostra amata Regione a favore delle nostre società sportive e  di tutto il mondo sportivo regionale. Ringrazio pertanto tutti coloro che  hanno avuto fiducia in me e mi metterò subito al lavoro a favore dei nostri  giovani”.

La Regione Abruzzo non si discosta tanto dal panorama nazionale ed i numeri ci  dicono che centinaia di adolescenti soffrono di cefalea cronica a causa di  bullismo ma anche di gravi disturbi del sonno dovuti all’uso eccessivo di internet.  Disturbi che minano la salute già a dieci anni. Disturbi molto seri secondo gli  specialisti, soprattutto tra i 12 e i 15 anni, quando si dimostrano devastanti per  l’equilibrio psico-fisico e per il rendimento scolastico. Una generazione super  tecnologica e iperconnessa: l’81% afferma che tutti i dispositivi presenti a casa  sono connessi ad internet. I ragazzi hanno più profili social contemporaneamente fino ad arrivare anche a 5, i più utilizzati sono: Instagram 77,4%, Youtube  62,3%, Snapchat 35,7% e in netto declino rispetto agli anni precedenti  Facebook 33,9%.

Con il telefonino circa il 21% abitualmente gira video e li diffonde tramite i social ed il 31% ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo“, facendo girare video  imbarazzanti per prendere in giro i compagni.

“Quello che più mi ha messo in allarme” prosegue il Passacantando “è  che un ragazzo su due condivide immagini personali e l’83% dei giovani non verifica la veridicità dei contenuti che legge online e solo il 47% ritiene  poco corrette e attendibili le informazione su Internet. I ragazzi quindi non  fanno un controllo più approfondito delle notizie anche se si ha il sospetto  di trovarsi di fronte alla possibilità di essere mal informati.” Infatti otto ragazzi su dieci si fidano solo delle loro capacità personali e  dell’istinto per distinguere le informazioni vere da quelle false, con un’alta  esposizione al rischio di validare notizie false e soprattutto il 63% del campione  esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc  portatil

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