giovedì , 28 Marzo 2024

PESCARA, VIALE MARCONI: CATALANO (PD) PORTA IL CASO IN CONSIGLIO COMUNALE

CATALANO “ATTI NON FORNITI E COSTI LIEVITATI PER 140.000 EURO, LA GIUNTA MASCI ORA RISPONDA”

Pescara – Il caso delle autorizzazioni al cantiere di viale Marconi e della costosa modifica da 140 mila euro arriva in Consiglio Comunale attraverso una interrogazione urgente presentata dalla consigliera del Partito Democratico Stefania Catalano. 

«Il cantiere è iniziato ad agosto 2020 per poi essere sospeso su pressione di alcuni consiglieri comunali di maggioranza – sottolinea Catalano – diventando un cantiere lumaca che ha creato solo danni a residenti, commercianti, studenti e lavoratori dei tanti uffici e delle aziende operanti in zona. Dopo il lunghissimo stop, nel mese di agosto 2021, sono stati avviati lavori che hanno profondamente modificato il progetto, e abbiamo chiesto gli atti alla base di quei lavori che tutti abbiamo visto: ma in Comune nessuno vuole fornirci copie dei progetti di variante, le delibere di approvazione della perizia di variante e le relative determine, l’affidamento dei lavori di modifica, il contratto con la ditta, gli atti contabili. Cominciamo a chiederci se questi atti esistano, o se i lavori siano iniziati in assenza di tutto ciò. Tanto che solo il 17 settembre, dopo che abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti, è stata approvata una prima perizia di variante, quando i lavori erano in piena esecuzione da più di un mese. Se questo sospetto fosse confermato, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo, tanto più perché parliamo di una modifica costosa che riduce persino gli spazi per i pedoni. Ecco perché è giunto il momento di fare chiarezza e chiediamo quali studi di fattibilità e di validità progettuale siano stati prodotti per ritenere meritevole questa variante dopo aver realizzato gran parte dell’intervento precedentemente deliberato e approvato, se sono stati valutati gli effetti del nuovo assetto viario sulla mobilità di tutta la zona di Pescara sud, quali sono i costi precisi di intervento previsti in perizia di variante oltre ai fondi Fesr e da quali capitoli si è attinto per questi costi, i tempi entro cui la zona sarà liberata dal cantiere. A questo punto la giunta Masci non può continuare a nascondersi e deve rispondere». 

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