giovedì , 2 Maggio 2024

PROGETTO GEO, PER SUPERARE IL DISAGIO GIOVANILE

Montesilvano – Questa mattina sono stati illustrati i lavori dello sportello GeO svolti finora sul territorio di Montesilvano. Grazie ad un capillare intervento nelle scuole e nei luoghi frequentati dai giovani lo sportello comunale, coordinato dall’Associazione Formula, nato grazie alla rete tra l’amministrazione comunale e l’Azienda Speciale, è riuscito ad accogliere 50 giovani. Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco Ottavio De Martinis l’assessore alle Politiche giovanili Alessandro Pompei, la presidente dell’Azienda Speciale Sandra Santavenere, la presidente di Formula Debora Donatone, la funzionaria comunale responsabile del progetto Francesca Lupo, Marco Pardi, titolare dell’azienda D.R.S. Group di Pescara e alcuni utenti che hanno usufruito dello sportello. L’iniziativa gratuita, rivolta ai giovani cittadini dai 14 ai 30 anni, è stata finanziata dal Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili destinato al contrasto delle problematiche derivanti dal disagio giovanile, destinato alla Regione Abruzzo tramite fondi per finanziare progetti da realizzare attraverso gli Ambiti dei Distretti Sociali,  per implementazione l’Asse Tematico 4 “Sostegno Alle Nuove Generazioni”.

Soddisfatto il sindaco Ottavio De Martinis: “Il Comune di Montesilvano, come ente titolare del progetto GeO, ha creato lo sportello gestito da Formula, come incipit di un più ampio percorso rivolto ai giovani – ha spiegato il sindaco De Martinis – , per favorire l’empowerment della partecipazione giovanile sul territorio e come supporto alle future generazioni. Il disagio giovanile è un tema presente su tutto il territorio nazionale, a Montesilvano siamo riusciti a ridare la speranza a tante famiglie, ho testato con mano i vari appuntamenti in cui i ragazzi hanno espresso le loro qualità e si sono aperti a nuove esperienze e ho constatato la valenza di questa bella iniziativa. Esprimo grande soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto e ringrazio l’Associazione Formula,  l’Azienda Speciale e il titolare dell’azienda pescarese che ha creduto nel progetto”.

La presidente dell’Associazione Formula, Debora Donatone ha spiegato il progetto, fornendo alcuni numeri raggiunti nei mesi di attività. “Le attività dello sportello – ha affermato la coordinatrice del progetto – sono di accoglienza, informazione, formazione orientativa, consulenza orientativa individualizzata, bilancio di competenze, mappatura aziende del territorio e scouting delle opportunità occupazionali e formative, incontri per domanda e offerta di lavoro, sostegno all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità. Dieci utenti hanno trovato lavoro con un’azione diretta dello sportello, anche con l’affiancamento al primo colloquio, quattro utenti si sono resi proattivi ed hanno trovato lavoro autonomamente, cinque sono stati i casi, cosiddetti hikikomori, e dal post orientamento hanno svolto il primo colloquio lavorativo e sono usciti di casa dopo anni di chiusura dall’emergenza covid in poi. Inoltre, cinque giovani hanno deciso di continuare gli studi e si sono attivati per fare dei corsi di formazione, quindici sono rimasti in contatto e li stiamo aiutando e supportando nella stesura dei curriculum e in alcuni colloqui di lavoro. Abbiamo stilato finora quaranta curriculum. Il progetto è stato un vero esperimento sul campo delle azioni necessarie anche per far fronte alle disagiate condizioni socio economiche di alcuni giovani”.

La presidente dell’Azienda Speciale, Sandra Santavenere ha rimarcato l’azione fondamentale della rete. “E’ molto importante affrontare il tema del disagio giovanile – ha detto la presidente Santavenere – , i giovani purtroppo vivono un momento difficile di solitudine e attraverso questo progetto siamo intervenuti dove il disagio era più forte, in particolare su quei ragazzi che non studiano e non lavorano. La fase più delicata è stata quella di intercettarli per farli aprire a nuove esperienze. L’intervento dell’associazione Formula, attraverso il progetto è stato quello di cercare giovani e dare loro la possibilità di trovare la propria strada. In questa iniziativa è stato fondamentale l’intervento dell’Azienda Speciale che ha messo a disposizione Spazio Famiglia, con la presenza di psicologi e assistenti sociali, che hanno creato un dialogo costruttivo con i ragazzi. Abbiamo pensato di scegliere la location dello sportello GeO all’interno del Centro Trisi, un centro sportivo accogliente, dinamico e positivo per questi ragazzi, donando così un luogo non giudicante per ospitarli. L’associazione, inoltre, è stata bravissima ed è riuscita a centrare mesi prima l’obiettivo, seguendo 50 ragazzi con dati che ci confortano per il loro futuro. Ci aspettiamo che questi progetti possano essere implementati, per intervenire ancora una volta con successo, vista l’esperienza del primo anno. Possiamo affermare che la rete tra l’amministrazione comunale, l’Azienda Speciale e l’Associazione Formula è stata fondamentale”.

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