venerdì , 5 Dicembre 2025

Aeroporto d’Abruzzo: PD e M5S all’attacco, “Marsilio ha ingannato gli abruzzesi”

Pescara – Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, finisce sotto il fuoco incrociato delle opposizioni per i lavori di allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo. Secondo Erika Alessandrini (M5S) e l’onorevole Luciano D’Alfonso (PD), l’annuncio fatto esattamente un anno fa dal governatore e dalla sua giunta non sarebbe stato altro che una messinscena pre-elettorale in vista delle elezioni regionali.

“ Marco Marsilio ha costruito un imbroglio istituzionale senza precedenti: esattamente un anno fa, il 5 febbraio 2024, ha inscenato con operai, escavatori e politici del centrodestra l’inizio dei lavori di allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo, quando invece i documenti ufficiali dimostrano che i cantieri sono partiti solo tre mesi dopo, il 6 maggio 2024. . La consigliera del Movimento 5 Stelle inoltre chiede “Chi ha autorizzato quell’evento-farsa in un’area aeroportuale che non era un cantiere? Chi ha permesso l’accesso a mezzi e persone in una zona strategica e regolamentata?”

Dello stesso avviso l’onorevole Luciano D’Alfonso, che rincara la dose: “Un anno fa Marsilio si metteva in posa con la pala in mano per annunciare l’inizio di un’opera finanziata da tempo. Peccato che a dodici mesi di distanza siamo ancora fermi al punto di partenza. Tutto fatto per pura propaganda elettorale, passata la festa, gabbato lo santo”. D’Alfonso ricorda come i fondi per il potenziamento dell’aeroporto fossero già stati stanziati dal 2016 all’interno del Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud, quando lui stesso era presidente della Regione, e si chiede come mai, in cinque anni di mandato, Marsilio non abbia portato avanti concretamente il progetto.

Le critiche dell’opposizione non si fermano alla pista, ma investono anche la gestione complessiva dello scalo. D’Alfonso punta il dito contro le promesse disattese sul traffico passeggeri: “A gennaio 2024, Marsilio preannunciava il superamento del milione di passeggeri entro l’anno. Peccato che i dati reali raccontino una storia diversa: al 31 dicembre 2024 l’aeroporto ha registrato 843.696 passeggeri, con un calo del 2,9% rispetto all’anno precedente, mentre gli altri scali crescevano. Un’altra promessa farlocca”. L’ex presidente suggerisce un cambio di strategia, con investimenti più mirati per attrarre compagnie aeree e potenziare lo scalo pescarese.

L’opposizione chiede ora che Marsilio faccia chiarezza e si assuma le proprie responsabilità davanti agli abruzzesi. “Un presidente che mente spudoratamente per fini elettorali, che inscena una rappresentazione teatrale con operai e mezzi per ingannare i cittadini, non è degno di governare”, conclude Alessandrini. “Si tenga una seduta di Consiglio regionale dedicata a questo tema specifico, perché l’Abruzzo non può rinunciare alla connettività aerea e non può dipendere soltanto dai voli di Ryanair. Si diano meno soldi per le collanine e i braccialetti e più contratti appropriati per le compagnie aeree. Si valuti l’ingrandimento dello spazio aeroportuale, combinando anche la capienza dello spazio militare”, conclude D’Alfonso.

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