sabato , 6 Dicembre 2025

Movida a Pescara: scontro in Commissione. Zamparelli “dialogo sì, ma con equilibrio”

Pescara – A tre settimane dall’entrata in vigore della nuova ordinanza sul coprifuoco che limita le attività commerciali di Piazza Muzii, il cuore della movida pescarese, la polemica non accenna a placarsi. Il provvedimento, che vieta la somministrazione di bevande da asporto e il servizio ai tavoli esterni dopo la mezzanotte nei weekend, è stato al centro della seduta odierna della Commissione Controllo e Garanzia, dove si sono confrontati rappresentanti delle associazioni di categoria, l’assessore al commercio Zaira Zamparelli e il presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S).

Sola: “Un atto repressivo e raffazzonato”

Paolo Sola non usa mezzi termini: “Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio del centrodestra. L’ordinanza è un atto calato dall’alto, senza confronto né trasparenza”. Il presidente della Commissione denuncia l’esclusione delle associazioni di categoria dal tavolo tecnico previsto dal piano di risanamento acustico, un’anomalia che, a suo avviso, comprometterebbe la legittimità del processo decisionale. A destare perplessità anche il ruolo del sindaco Carlo Masci, membro del tavolo tecnico e firmatario dell’ordinanza, in un possibile conflitto di ruoli.

Sola contesta pure i rilievi fonometrici dell’ARTA, utilizzati per giustificare la misura: “Registrati durante il periodo natalizio, con un afflusso eccezionale, non sono rappresentativi. L’ARTA stessa lo ha ammesso, ma per l’amministrazione va bene così”. E ancora: “Se l’obiettivo è tutelare il riposo dei residenti, perché limitare solo i weekend? Il diritto al riposo vale solo tre giorni su sette?”. Per il consigliere pentastellato, il coprifuoco è “inefficace e figlio della necessità politica di rispondere alle azioni legali dei residenti”, senza una visione di lungo termine. “A fine maggio scadrà il piano di risanamento acustico – conclude –. Serve un confronto serio, ma mancano i presupposti”.

La replica di Zamparelli: “Apertura al dialogo, ma non ideologia”

L’assessore Zaira Zamparelli, chiamata in audizione, respinge le accuse di chiusura:
“Vengo additata di non aver mostrato alcuna apertura rispetto al tema della movida e all’orario dei locali. Tutt’altro: sono apertissima al dialogo e sono apertissima a ricevere una proposta che metta d’accordo  titolari dei locali e residenti nella zona della movida, che loro per primi devono cercare e trovare. Mi rendo conto, però, che a fronte di questa mia apertura c’è una chiusura totale della commissione Controllo e Garanzia perché, ogni volta che vengo invitata alle riunioni, il tavolo di confronto della commissione viene trasformato puntualmente dalla minoranza in una sorta di tribunale, senza alcuna volontà di dialogare. E così mi ritrovo sempre al solito posto, il banco degli imputati.”
Zamparelli difende la sua visione per Piazza Muzii: “Il Comune sta lavorando in questa direzione, il progetto del Factory del Design mira a riqualificare il mercato facendolo vivere da mattina a sera. Capisco che tenere un’attività aperta più ore comporti maggiori spese, ma anche gli incassi aumenterebbero. Se con i nuovi orari, i locali lavorano due ore in meno a settimana, potrebbero recuperare stando aperti dalla mattina, diventando davvero una zona che offre servizi in maniera continuativa: i risultati si vedrebbero, ne sono certa (ma non bastano due settimane per tracciare bilanci). 
E’ doveroso un passo indietro. Quando votai in Consiglio contro il Piano di risanamento acustico, voto che non rinnego affatto, le condizioni erano assolutamente diverse, non c’era una sentenza che imponeva al Comune di risarcire i residenti per i disagi provocati dalla movida. Nessuna schizofrenia, anzi sto con i piedi ben piantati per terra, sono sempre molto concreta, e guardo al bene della mia città senza discostarmi dai fatti che, negli ultimi anni, sono stati in continua evoluzione, a Pescara e nel resto del Paese, per ciò che riguarda la movida, anche se molti fingono di ignorarlo. Attività produttive, commercio e turismo sono fondamentali per Pescara e ci credo da sempre in maniera convinta ma ci si deve muovere entro determinati binari che non possono essere ideologici, come quelli che sbandierano alcuni, ma devono tenere conto di una serie di paletti, primo tra tutti il diritto al riposo dei cittadini”.

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