venerdì , 29 Marzo 2024

Rifiuti. PD: più azioni e meno proclami

“L’ansia di protagonismo che anima gli esponenti della nuova Amministrazione, per riscattare le

già numerose gaffe e il sostanziale immobilismo manifestato, – scrive Di Costanzo – porta sovente la stessa a ricorrere a

farina che non è del proprio saccoe a rivendere come eccezionalità l’implementazione di azioni

già previste dal governo precedente, che non hanno avuto concretizzazione solo a causa della

prematura interruzione della consigliatura seguita al noto bieco complotto di palazzo.

E’ il caso della sbandierata campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata rivolto alla

cittadinanza e alle scolaresche, in realtà già contemplata dalla giunta Di Mattia nel nuovo contratto

di affidamento del servizio di gestione rifiuti e igiene ambientale a carico della TRADECO”.
Di fatti, sottolinea l’esponente PD –

all’articolo 4 del repertorio N. 3673 oltre a far riferimento alla carta dei servizi nel rispetto della

normativa vigente, è esplicitamente riportato al comma 5 l’impegno della società aggiudicatrice

in “attività di sensibilizzazione dell’utenza, le associazioni di categoria e le associazioni degli utenti e

quelle a carattere ambientale che operano nel territorio comunale; informare, almeno con cadenza

annuale, gli utenti sulle caratteristiche dei servizi resi e sulle modalità della loro prestazione; garantire

una corretta gestione dei reclami ed un efficace sistema di contatto con gli utenti; effettuare adeguate

ed efficaci campagne di sensibilizzazione, in particolare nelle scuole; svolgere periodiche indagini sulla

qualità dei servizi erogati e percepiti (indagini di customer satisfaction)”.

“Tra l’altro in maniera innovativa ed efficace l’appalto ha previsto un sistema di verifica delle

performance in termini di raccolta differenziata, rispetto al raggiungimento dello standard minimo

prestabilito dal D.Lgs. 152/06 fissato al 65%. Infatti, in caso di mancato raggiungimento del livello

minimo di raccolta differenziata, si procederà all’applicazione di una penale che per i primi due anni

non saranno incamerate dall’Amministrazione Comunale ma saranno spese per un equivalente

importo dalla ditta appaltatrice proprio per campagne di sensibilizzazione aggiuntive da realizzarsi

entro due mesi dalla comminazione della penale.

Se dunque è questo quanto prodotto in ormai tre mesi da Cilli e Maragno è ben poco. Sarebbe

opportuno – continua Di Costanzo – che si provvedesse invece al più presto (il capitolato d’oneri lo prevede entro e non oltre

tre mesi dalla data di presa in carico del servizio) ad un sistema di rilevazione delle quantità prelevate

da ciascun contenitore, attraverso adeguata strumentazione per la rendicontazione delle raccolte

effettuate, oltre che all’allestimento dei tre centri di raccolta con adeguata pesa per la misurazione

della frazione differenziata. Solo così si potrà garantire un’effettiva quantificazione del materiale

conferito dagli utenti, su cui calcolare gli sgravi della TARI”.

“In autunno è in arrivo un nuovo salasso per famiglie, attività commerciali e imprese, la TARI, approvata

con deliberazione del Commissario Straordinario in data 12 giugno,che non ha avuto un democratico

passaggio in Consiglio. Si tratta di un’imposta tributaria che non è stata concepita come tariffa con

natura corrispettiva, di cui all’art. 1, comma 668 della L. 147/2013. Pertanto la quantificazione della

frazione differenziata delle singole utenze nei centri di raccolta concretizzerebbe un alleggerimento

in bolletta, oltre a vantaggi ambientali derivanti da un miglioramento delle performance di raccolta

differenziata”.

In ultimo la segretaria pone il problema della sicurezza stradale conseguente l’allocazione dei centri di raccolta di prossimità, “oltre a generare disagio

di conferimento agli utenti costituisce frequente pericolo, oltre a restringere il passaggio, costringendo

mamme e disabili a utilizzare a proprio rischio e pericolo la carreggiata stradale”.

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