“L’ansia di protagonismo che anima gli esponenti della nuova Amministrazione, per riscattare le
già numerose gaffe e il sostanziale immobilismo manifestato, – scrive Di Costanzo – porta sovente la stessa a ricorrere a
farina che non è del proprio saccoe a rivendere come eccezionalità l’implementazione di azioni
già previste dal governo precedente, che non hanno avuto concretizzazione solo a causa della
prematura interruzione della consigliatura seguita al noto bieco complotto di palazzo.
E’ il caso della sbandierata campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata rivolto alla
cittadinanza e alle scolaresche, in realtà già contemplata dalla giunta Di Mattia nel nuovo contratto
di affidamento del servizio di gestione rifiuti e igiene ambientale a carico della TRADECO”.
Di fatti, sottolinea l’esponente PD –
all’articolo 4 del repertorio N. 3673 oltre a far riferimento alla carta dei servizi nel rispetto della
normativa vigente, è esplicitamente riportato al comma 5 l’impegno della società aggiudicatrice
in “attività di sensibilizzazione dell’utenza, le associazioni di categoria e le associazioni degli utenti e
quelle a carattere ambientale che operano nel territorio comunale; informare, almeno con cadenza
annuale, gli utenti sulle caratteristiche dei servizi resi e sulle modalità della loro prestazione; garantire
una corretta gestione dei reclami ed un efficace sistema di contatto con gli utenti; effettuare adeguate
ed efficaci campagne di sensibilizzazione, in particolare nelle scuole; svolgere periodiche indagini sulla
qualità dei servizi erogati e percepiti (indagini di customer satisfaction)â€.
“Tra l’altro in maniera innovativa ed efficace l’appalto ha previsto un sistema di verifica delle
performance in termini di raccolta differenziata, rispetto al raggiungimento dello standard minimo
prestabilito dal D.Lgs. 152/06 fissato al 65%. Infatti, in caso di mancato raggiungimento del livello
minimo di raccolta differenziata, si procederà all’applicazione di una penale che per i primi due anni
non saranno incamerate dall’Amministrazione Comunale ma saranno spese per un equivalente
importo dalla ditta appaltatrice proprio per campagne di sensibilizzazione aggiuntive da realizzarsi
entro due mesi dalla comminazione della penale.
Se dunque è questo quanto prodotto in ormai tre mesi da Cilli e Maragno è ben poco. Sarebbe
opportuno – continua Di Costanzo – che si provvedesse invece al più presto (il capitolato d’oneri lo prevede entro e non oltre
tre mesi dalla data di presa in carico del servizio) ad un sistema di rilevazione delle quantità prelevate
da ciascun contenitore, attraverso adeguata strumentazione per la rendicontazione delle raccolte
effettuate, oltre che all’allestimento dei tre centri di raccolta con adeguata pesa per la misurazione
della frazione differenziata. Solo così si potrà garantire un’effettiva quantificazione del materiale
conferito dagli utenti, su cui calcolare gli sgravi della TARI”.
“In autunno è in arrivo un nuovo salasso per famiglie, attività commerciali e imprese, la TARI, approvata
con deliberazione del Commissario Straordinario in data 12 giugno,che non ha avuto un democratico
passaggio in Consiglio. Si tratta di un’imposta tributaria che non è stata concepita come tariffa con
natura corrispettiva, di cui all’art. 1, comma 668 della L. 147/2013. Pertanto la quantificazione della
frazione differenziata delle singole utenze nei centri di raccolta concretizzerebbe un alleggerimento
in bolletta, oltre a vantaggi ambientali derivanti da un miglioramento delle performance di raccolta
differenziata”.
In ultimo la segretaria pone il problema della sicurezza stradale conseguente l’allocazione dei centri di raccolta di prossimità, “oltre a generare disagio
di conferimento agli utenti costituisce frequente pericolo, oltre a restringere il passaggio, costringendo
mamme e disabili a utilizzare a proprio rischio e pericolo la carreggiata stradale”.