sabato , 20 Aprile 2024

​ELSA 2 e i sette capodogli spiaggiati: Dal WWF un appello alla Regione:

Nel 2010 il WWF, Maria Rita D’Orsogna e altri con non poca fatica avevano contrastato Elsa 2 sino alla bocciatura in sede di VIA – Valutazione di Impatto Ambientale -, grazie anche al Decreto Prestigiacomo che poneva limiti per i progetti ancora in itinere entro le 5 miglia per le attività petrolifere, e a 12 miglia a ridosso di aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette. Per Elsa 2, a differenza di Ombrina Mare, nel 2011 venne emesso anche il Decreto Ministeriale di rigetto.
Purtroppo il governo Monti con il Decreto Passera sdoganò i moltissimi progetti in itinere antecedenti il Decreto Prestigiacomo mentre in seguito all’ultima modifica al Codice Ambientale, per i progetti rimandati a casa dal precedente correttivo, bastava una istanza di riavvio per ritornare in pista, come appunto ha fatto la Petroceltic Italia S.R.L. per Elsa 2, sito nel Permesso di Ricerca B.R 268.RG.

“Che cosa si può fare ora? – i comuni entro le 12 miglia – spiega Fabrizia Arduini, referente energia del WWF Abruzzo – possono esprimere osservazioni in critica, e speriamo che il comune di Ortona si muova in questa direzione, anche se leggere che l’assessore all’ambiente Serafini non era a conoscenza di nulla è piuttosto preoccupante! Preciso inoltre che ad oggi non c’è nessun Decreto Sviluppo Italia approvato in via definitiva o altro che vieti le osservazioni in critica. Alla Regione la legge richiede un parere di competenza, mentre le osservazioni sono libere e in questo caso decisamente auspicabili”.

È intanto di ieri ricorda il WWF “proprio mentre eravamo presi da questa ennesima “sfida” per la salvaguardia dei nostri mari, la tragica notizia di 7 capodogli spiaggiati a Punta Penna.
Tra i colpevoli anche l’intensa attività di ricerca geosismica attraverso l’air-gun da parte delle compagnie petrolifere, in questo momento specie sulle coste dell’altra sponda? Il dubbio è legittimo; l’air-gun è una pratica, che per l’intensità di suono prodotto nel sottofondo marino diviene micidiale per i cetacei e per la fauna marina in genere com’è acclarato da decine di pubblicazioni scientifiche“.
“Il dolore per quanto è accaduto, e poteva andare anche peggio, proprio nella spiaggia più bella d’Abruzzo è grande, sembra – sottolinea Fabrizia Arduini – un richiamo disperato alla saggezza, il mare ci sta parlando attraverso le drammatiche immagini dei suoi splendidi animali, essenza stessa della vastità magnifica in cui abitano, e che noi trattiamo come una comoda discarica per i nostri veleni e suoni assordanti.
Facciamo appello alla Regione Abruzzo sia per Elsa 2, sia perché si adoperi concretamente per instaurare insieme a tutte le regioni adriatiche, un dialogo di vera collaborazione che non sia a singhiozzi come sino ad oggi è stato, al fine di tutelare l’ecosistema marino. Basta slogan, basta perdere tempo, noi siamo il mare e il mare è noi, non capire questo è imperdonabile per noi stessi, e per le generazioni future”.

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