sabato , 27 Aprile 2024

No alla Centrale Snam a Cupello

“Apprendiamo dalla stampa e da notizie frammentarie – scrivono i comitati e associazioni – della possibilità di “spostare” il progetto di centrale di compressione gas della Snam da Sulmona a Cupello. Fino ad ora non è stata coinvolta neanche la stessa Amministrazione comunale, che a sua volta non si è ancora pronunciata in merito, così come l’opposizione relativa alla lista de Il Cambiamento, guidata dall’ex consigliere provinciale Camillo D’Amico, impegnato in questi giorni in altre questioni. Diversa e opposta alla nostra, la posizione, invece, del consigliere comunale Angelo Pollutri che auspica la collocazione dell’impianto a Cupello”.

“Come Rifondazione Comunista, come associazione Cupello Bene Comune e come Movimento 5 Stelle – continuano -, chiederemo lumi sulla questione all’Amministrazione comunale tramite un’interrogazione in questi giorni e riteniamo necessaria un’assemblea pubblica da svolgersi al fine di confrontarsi con i cittadini. Ci chiediamo quanto debba sopportare questo territorio, a livello di inquinamento dell’aria e del terreno e come si possano coniugare questi tipi di impianto con la valutazione dei prodotti DOP, con lo sviluppo agroalimentare e la vocazione turistica dei borghi del Medio Vastese, un settore in crescita negli ultimi anni anche grazie alla istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina e della Riserva di Punta Aderci. Grazie al decreto Sblocca Italia, convertito in legge la settimana scorsa, il PD ha reso possibile anche questo, cioè la possibilità di non coinvolgere enti locali e popolazioni per progetti di interesse strategico, ma ci sentiamo in dovere di pretendere un confronto così come lo hanno preteso prima di noi i cittadini di Sulmona. E’ una battaglia che continueremo a portare avanti, cercando di allargare ulteriormente il fronte del “no”. Su di noi grava già il peso di una centrale turbogas a Gissi, della Laterlite a Lentella, delle fabbriche chimiche della zona, la Stogit a Montalfano e l’ombra di un inceneritore per il Consorzio Civeta, oltre che del progetto in itinere della Vallecena s.r.l., relativamente ad un impianto per rifiuti speciali. Crediamo sia davvero troppo, crediamo che vada fatta una scelta ponderata”.

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