martedì , 23 Aprile 2024

7° premio Dean Martin, grandi emozioni e successo di pubblico

La serata è iniziata sulle note di Harry Mancini diretta dalla magica bacchetta di Donato Renzetti, nato a Torino di Sangro, tra i direttori d’orchestra italiani più affermati nel mondo.
La sua carriera non ha avuto sosta alternando l’attività sinfonica con produzioni d’Opera Lirica e registrazioni discografiche. È stato invitato nei principali Teatri Lirici del mondo.
La presidente della Fondazione De Martin, Alessandra Portina ideatrice e organizzatrice del premio, ha consegnato oltre al fortunato cappello di Dean Martin anche una targa con la seguente motivazione: “uno dei più prestigiosi rappresentanti della cultura italiana nel panorama internazionale.
Musicista versatile ed equilibrato dalla grande potenza comunicativa. Eccellente didatta costantemente impegnato nell’infondere valori musicali ed umani ai suoi allievi. Il suo forte legame con la terra d’origine lo rendono emblema nelle sue più profonde espressioni artistiche”.

La serata è proseguita con Paolo De Francesco, il docente dell’Università di Tecnologia Monterray, nato ad Atessa ed eletto nel 2007 e Presidente della Società Dante Alighieri di Monterrey (Messico). A lui il riconoscimento per aver profuso tutte le sue energie nella creazione di un ponte tra l’Italia e questo angolo del Centro America. A consegnargli il Premio l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo, che ha elogiato l’attività della Fondazione Dean Martin.

La tromba di Gabriel Rosati, i cui genitori sono di Lanciano ha emozionato il pubblico del teatro Massimo gremito. A lui il premio Dean Martin, consegnato da Gemma Andreini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo per essere “musicista e arrangiatore ritenuto uno dei migliori trombettisti e trombonisti nel genere latino-americano. Ha saputo intraprendere con coraggio un percorso musicale particolare, realizzando le proprie aspirazioni artistiche lontano dal suo Paese. E’ autore di numerosi metodi e album didattici in cui ha il merito di riuscire trasferire una visione innovativa nel suonare gli ottoni e i generi musicali più variegati dell’espressione sud americana”.

Tra i più acclamati della serata il jazzista pescarese Paolo Russo, che ha eseguito tre brani al pianoforte e poi al bandoneon, l’assessore comunale alla Pari Opportunità, Sandra Santavenere gli ha consegnato il premio con la seguente motivazione “musicista e compositore di rara originalità dotato di grande forza evocativa.
La sua musica trasporta in una dimensione ricca di chiaro scuri e di stati emotivi imprevedibili, tale è la capacità di intraprendere sorprendenti percorsi espressivi spesso tesi a creare forti contrasti, ma che alla fine nel ricongiungersi trovano riconciliazione col suo sentire”.
Emozionante l’esecuzione di Michele Di Toro del brano New York Picture op. 203, della compositrice Teresa Procaccini, presente in sala. La sorpresa della serata è stata la cugina pescarese di Dean Martin, Gigliola Crocetti, figlia di Luciano, fratello di Gaetano che ha ricevuto la tessera di socio onorario della Fondazione.
La serata si è chiusa con l’entusiasmante suite di Bernstein, diretta con grande maestria da Antonella De Angelis.

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