“Oltre agli auguri al neo Presidente e a tutti noi, vorrei evidenziare -commenta ancora Alessandrini- come dopo un ventennio sguaiato e di urla scomposte oggi la mitezza segna un altro punto a suo favore come capacità di ascolto del prossimo, che, naturalmente, non significa cedere sulle proprie idee.
Per la sua storia personale, segnata dalla perdita del fratello, morto fra le sue braccia dopo un agguato mafioso nel giorno dell’Epifania del 1980, credo che Mattarella e la sua mitezza significhino anche un punto a favore all’Italia che non si arrende e che porta avanti con saldezza i principi democratici della nostra Costituzione nel modo più alto, valori di cui oggi più che mai in questo clima di così profonde tensioni sociali c’è un gran bisognoâ€.