giovedì , 28 Marzo 2024

Autoporti abbandonati, D’Alfonso: possibile siano messi in vendita

Il confronto con D’Alfonso – presente all’incontro il neo segretario regionale del Pd, Marco

Rapino, che lo ha accompagnato – non ha deluso le aspettative. Rispondendo ai quesiti posti negli

interventi introduttivi del presidente e del direttore regionale della Cna, Italo Lupo e Graziano Di

Costanzo, che hanno sottolineato il difficile momento in cui versa il mondo delle piccole imprese,

D’Alfonso ha annunciato importanti novità in materia di infrastrutture.
In particolare, dopo la

ripresa di un forte protagonismo su scala continentale, legato alla definizione degli investimenti

su Alta velocità ferroviaria, porti e aeroporti, l’Abruzzo metterà a punto una vera e propria mappa

degli insediamenti “strategici”.

Un profilo, questo – ha detto D’Alfonso – cui risponde certamente l’Interporto di Manoppello, ma

non i quattro autoporti (Roseto, Castellalto, San San Salvo, Avezzano) realizzati da anni, mai aperti,

condannati a un progressivo degrado e oggetto di una lunga battaglia della Cna abruzzese, che ha

pure denunciato il caso alla Corte dei Conti.
In assenza di possibili impieghi legati allo sviluppo

dell’intermodalità, potrebbero così essere messi sul mercato, nel caso in cui aziende private

manifestassero un concreto interesse al loro utilizzo o di loro singole parti. E sempre a proposito di

trasporti, il presidente della Regione ha promesso di rivedere l’entità dei diversi balzelli aggiuntivi,

imposti dalla Regione, che gravano sul mondo dell’autotrasporto abruzzese (come nel caso del bollo

auto), rendendolo meno competitivo nei confronti della concorrenza di altre regioni.

In tema di credito, il Governatore ha annunciato la sua intenzione, d’intesa con l’assessorato

alle Attività produttive – ma solo dopo un’attenta ricognizione dei fondi non spesi – di mettere a

disposizione del mondo delle imprese la somma recuperata: «Ma dovrà trattarsi – ha scandito – di

una cifra fortemente significativa, penso intorno ai 50 milioni di euro».
Ancora, il presidente della

Regione, ha annunciato la sua lotta senza quartiere alle lentezze della burocrazia regionale: «Ma si

tratta – ha ammonito – di una macchina che negli anni è stata abbandonata al suo destino».

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