venerdì , 29 Marzo 2024

Penne: il sindaco D’Alfonso scrive al presidente della Regione Abruzzo per scongiurare la chiusura del centro servizi culturali

Scrivendo al Presidente della regione anche a nome dell’intera Amministrazione Comunale Rocco D’Alfonso esprime la più netta

contrarietà a un simile provvedimento, che commenta penalizzerebbe non solo il Comune di Penne ma anche

l’intera area vestina.
«L’Agenzia pennese eroga infatti importanti servizi di carattere culturale e

sociale.-ricorda il primo cittadino del capoluogo vestino- Anzitutto, essa ospita l’unica biblioteca del capoluogo vestine con una dotazione di circa

21.000 libri e 3700 documenti audio-video e riviste, con 8000 accessi l’anno e 2500 iscritti.
Inoltre,

l’Agenzia funge da supporto organizzativo per importanti iniziative culturali, quali l’Università

della Liberetà “N. Perrotti” e il Premio Internazionale di Narrativa “Città di Penne-Mosca”, giunto

alla XXXVII edizione, col quale essa ha collaborato intensamente fin dalla sua istituzione

contribuendo a stimolare i giovani alla lettura e a diffondere all’estero l’immagine di Penne e

dell’Abruzzo come luoghi di cultura, di arte e di natura protetta».

Nella Missiva il sindco D’Alfonso ricorda anche come sul piano sociale, l’Agenzia per la

Promozione Culturale di Penne funga da polo di aggregazione per studenti ed anziani, che nei suoi

locali trovano un utile punto di incontro e di confronto, di discussione e di socializzazione, «aperto a

tutti coloro che intendono incrementare il proprio bagaglio culturale o tenersi aggiornati, attraverso

la lettura dei giornali, sui più importanti avvenimenti dell’epoca contemporanea.
Per tutte queste

ragioni, al fine di scongiurare la chiusura di un servizio di notevole importanza per l’intera

collettività, il Comune di Penne è disposto ad offrire in comodato d’uso gratuito propri locali per

ospitare l’Agenzia, -annuncia il sindaco-in modo analogo a ciò che è stato fatto per l’Ufficio Territoriale

dell’Agricoltura. In tal modo verranno abbattuti i costi di gestione dell’Agenzia e, nello stesso

tempo, verrà mantenuto sul territorio un servizio di indubbio valore culturale e sociale, in maniera

simile a ciò che l’Amministrazione Comunale ha già fatto per l’Ufficio del Giudice di Pace (salvato

grazie al distaccamento di tre dipendenti comunali presso di esso) e per TUTA (che rimarrà a Penne

grazie alla messa a disposizione da parte del Comune di alcuni locali di sua proprietà ubicati

all’interno del Palazzo dell’ex-Tribunale)».

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